Calciomercato Genoa, Rafinha saluta: voglio tornare in Bundesliga
Arrivato in estate al Genoa tra squilli di tromba e considerato un gioiello sfarzoso regalato da Preziosi alla squadra rossoblu, dopo appena una stagione fatta di 25 presenze fino ad oggi, il brasiliano Rafinha pensa già di salutare Liguria e Serie A. La conferma a questo proposito arriva direttamente dalle parole piuttosto chiare dell'esterno destro ex Shalke 04 che, in un'intervista rilasciata al quotidiano tedesco Bild, ha parlato della sua esperienza in Italia e delle sue intenzioni per il futuro: " Voglio tornare in Bundesliga. Spero di riuscirci già al termine di questa stagione e credo che i tifosi della Bundesliga mi rivedranno presto".
La sua partenza nell'estate scorsa, dopo 157 presenze e 7 gol, fu causata dal rapporto incrinato con l'allora allenatore dei bianco-blu, Felix Magath. I vari ritardi dalle vacanze, le tante feste a casa fino a tardi e la vita un po' troppo movimentata del brasiliano avevano convinto la società a cederlo su richiesta dell'allenatore. Otto milioni di euro e tanti saluti, ora Rafinha racconta meglio i perchè: "Noi brasiliani rendiamo al massimo solo quando ci divertiamo e quando siamo felici. Magath ha il suo modo particolare di lavorare: mette il suo timbro. Si basa tutto su disciplina e potenza. E' così che lui ha successo, però nei suoi allenamenti non si ride e non ci si diverte. Questo per molti giocatori può essere il metodo giusto, ma per me non va bene".
L'intervista riprende alcuni aspetti già discussi dal giocatore a fine febbraio durante un incontro con un giornalista del Die Welt. Rafinha spiega le motivazioni sopratutto da un punto di vista tecnico: " In Germania si gioca un calcio che si addice bene alle mie caratteristiche e tutto è organizzato meglio. In Italia le cose vanno diversamente, per questo spero di tornare presto in Bundesliga". Le voci che circolano negli ultimi tempo parlano di due offerte particolarmente interessanti per lui. Rafinha non smentisce la notizia ma, nonostante Magath non sia più sulla panchina dello Shalke, esclude un suo ritorno clamoroso.