Calciomercato: Fiorentina, mani su D’Ambrosio

Danilo D'Ambrosio entra prepotentemente nel mirino della Fiorentina: a rivelarlo lo stesso Vincenzo Montella, tecnico della Viola, che con l'esterno granata condivide la provenienza geografica (Montella è di Pomigliano d'Arco, D'Ambrosio di Caivano, entrambi alle porte di Napoli), ha detto infatti a Sky Sport parlando di calciomercato che "sicuramente D'Ambrosio è un ottimo giocatore, è un buon jolly che ha già giocato tra l'altro nel settore giovanile della Fiorentina". I Viola sembrano insomma aver superato la Roma, che sembrava vicinissima al giocatore.
L'ira di Cairo. Il patron granata è però entrato a gamba tesa sulla questione del rinnovo dell'esterno del Torino: intervistato da Tuttosport, Urbano Cairo ha infatti tuonato: "Qualcuno ci ha danneggiato e ne pagherà le conseguenze" – ha detto Cairo – "Nessuno può fare offerte ad un giocatore sotto contratto in un periodo dove non avvengono trattative, ed invece io so che una squadra l'ha fatto". Nessun riferimento alla squadra in questione, ma soltanto tanta amarezza. "Il fatto che il mio giocatore non rinnovi dopo un anno e mezzo di trattative" – ha aggiunto – "perché gli è arrivata un'offerta non consona, mi stona molto".
La scheda. Danilo D'Ambrosio, nato a Caivano (vicino Napoli) il 9 settembre 1988, può giocare sia esterno di centrocampo sia terzino in difesa. Cresciuto nelle giovanili della Salernitana, lasciate nel 2005 a causa del fallimento della società, è poi passato a quelle della Fiorentina, dove però non è arrivato ad esordire con la prima squadra: nel 2008 è stato ceduto in comproprietà al Potenza in Serie C, mentre l'anno dopo passa alla Juve Stabia (Serie C) sempre in comproprietà con la Viola. Nei due anni a Castellammare di Stabia, collezione tante presenze che convincono la società napoletana a riscattarlo per intero, prima di cederne la metà al Torino, dove arriva nel 2010 per esplodere: quasi 100 presenze nei primi tre anni in B, la promozione in A ed i granata che acquistano anche l'altra metà del cartellino. Nei due anni successivi, nella massima Serie, diventa uno dei titolarissimi della squadra granata fino ad oggi, quando iniziano a fioccare le offerte dalle grandi squadre che giocano in Europa.