Calciomercato Barcellona, Messi: a vita in azulgrana
Non c'è futuro senza Lionel Messi e non c'è futuro senza Barcellona. La storia della ‘Pulce' e della società catalana è destinata a concludersi solo nel momento in cui il fenomeno argentino deciderà di appendere le scarpette al chiodo. Fino a quel momento la sua vita sportiva sarà legata al Barça senza se e senza ma. Le sirene del mercato potranno tornare a suonare ma non ci saranno orecchie ad ascoltarle perché proprio Messi ha confermato che c'è stato l'accordo per il rinnovo del contratto, un'intesa totale e perfetta che ha messo d'accordo in un attimo tutte le parti. Un motivo in più per riportare da subito il Barcellona a vincere in Europa e in Spagna, malgrado la sconfitta recente di Parigi, primeggiando nell'eterno confronto con il Real Madrid, e con Cristiano Ronaldo sua nemesi in Blanco.
Amore eterno anche dopo il ritiro. A sentire Messi però, non c'è alcuna rivalità con Cr7, solamente grande stima e rispetto ma nessuna competizione a livello individuale. Il portoghese è grande a modo suo, lui, la Pulce, lo è altrettanto ma diversamente. E soprattutto per l'argentino c'è in prima linea sempre e solo il bene del club in cui gioca, il Barcellona, davanti al quale vengono meno anche gli allori e i tributi personali. E in azulgrana sarà il proprio futuro, anche dopo la carriera da giocatore: "Il rinnovo è stato veloce, semplice, senza alcun problema e non ho alcun dubbio sul fatto di continuare a giocare qui. Ad oggi non penso di andare altrove. Nel calcio cambiano tante cose ma, lo dico con sincerità, oggi penso solo al Barcellona. Non so che posto occuperò nella storia del calcio, voglio continuare a crescere e fare le cose come ho fatto finora, penso solo a giocare e vincere altri trofei"
Luis Enrique, valido erede di Guardiola. Il progetto tecnico sembra essere stato ripreso dopo la parentesi di Vilanova e del ‘Tata' Martino. Con Luis Enrique – discepolo da sempre del ‘credo' di Guardiola – il Barcellona ha ripreso a camminare malgrado qualche colpo a vuoto come in Champions League al Parco dei Principi con la sconfitta contro il PSG per 3-2. "C'è un gruppo molto buono per cercare di vincere i trofei che vogliamo. Luis Enrique? E' difficile fare paragoni fra un allenatore e un altro, con lui ho un ottimo rapporto e ho grande libertà in campo. Mi ha detto di muovermi dove voglio, con gli altri due attaccanti a farmi da riferimento. Non è cambiato molto rispetto a quello che facevo prima, è cambiato solo il mio modo di giocare perché arriviamo in area in modo diverso".
Nessuna sfida a Cr7. Infine l'eterna lotta tra il ‘bene' e il ‘male', con la sua Nemesi in Blanco, Cristiano Ronaldo, l'altro fenomeno che insieme a Messi si divide il palcoscenico internazionale delle stelle assolute: "Non sono in competizione nè con Cristiano nè con chiunque altro, non mi interessa, io faccio il mio lavoro e i premi individuali sono quelli che contano di meno per me. Spero solo di fare una grande stagione per centrare gli obiettivi che ci siamo prefissati con la squadra"