Calciomercato Barcellona, Braida a Torino per Darmian e Pjanic
Due piccioni con un colpo solo: Ariedo Braida deve aver pensato così quando in calendario per la 30a giornata di Serie A era in programma al Comunale di Torino la sfida tra i granata di mister Ventura e la Roma di Garcia. Perché il neo direttore sportivo del Barcellona ha nel suo taccuino da tempo un paio di nomi che toccano da vicino sia il Toro che i giallorossi e che piacciono moltissimo a Luis Enrique e alla proprietà catalana: Matteo Darmian e Miralem Pjanic. Così, Braida è stato visto sulle tribune dello stadio domenica pomeriggio, quando la Roma ha pareggiato e perso il secondo posto in campionato a favore della Lazio, che a suon di gol ha strappato la sua ottava vittoria consecutiva.
Doppio lavoro dunque per Braida che osserva da vicino la crescita di Matteo Darmian, per il possibile inserimento nel reparto arretrato del Barcellona. Lo conosce bene visto che l'esterno azzurro è cresciuto proprio nel vivaio milanista, in cui ha fatto l'intera trafila e dove Braida insieme al fido Galliani è stato per oltre 20 anni. Dal lato giallorosso, c'è però anche Miralem Pjanic, da valutare invece per il centrocampo dei catalani. Per caratteristiche tecniche ricorda i centrocampisti come Xavi e Iniesta, il simbolo dell'era recente del Barça e che quindi calzerebbe a pennello nella struttura tecnica consolidata negli anni. Oltretutto il bosniaco arrivò a Roma proprio con Luis Enrique, oggi tecnico del Barcellona che guida la Liga e si appresta a giocare in Champions League contro il Psg: altro collante che porterebbe Pjanic verso una trattativa.
Il direttore sportivo granata Gianluca Petrachi però ha stemperato soprattutto sul giovane difensore azzurro ricordando come Darmian non sia sul mercato, perché il Toro punta fortemente su di lui. E' una mezza verità perché da tempo si vocifera di un interessamento sul giocatore di diverse squadre italiane e adesso se si inserisse anche una big europea non sarebbe male soprattutto per patron Cairo che da sempre guarda anche al lato economico degli affari. Al Torino però cercano di girare l'ostacolo: solo se il ragazzo dovessero chiedere di andare via, allora valuterebbero cosa fare. Soprattutto se arrivasse nel frattempo un'offerta economicamente interessante alla società granata, cosa che al momento – al di là delle solite voci – non è ancora giunta.