Calciomercato, Balotelli è davvero un affare? Ingaggiare SuperMario: pro e contro
E' ritornato di moda: Mario Balotelli. Classe '90, talento purissimo del nostro movimento calcistico, da una vita sui campi di tutta Europa, genio ribelle e spesso autolesionista. Che da un paio di stagioni sembra aver ritrovato se stesso dentro e soprattutto fuori dai terreni di gioco. Più che i gol, le giocate, i successi, troppo spesso il nome di Mario era stato legato a colpi di testa e sciocchezze che ne hanno limitato la carriera, costringendo diversi top club a puntare su altri.
E' accaduto all'Inter, poi al City, quindi al Milan e infine al Liverpool. Oggi, a Nizza, sembra rinato, in un ambiente più marginale, senza aspirazioni importanti e con pressioni esterne limitate al minimo. Il giusto mix del nuovo Balotelli che potrebbe anche per questo trovare qualche sorpresa positiva nel prossimo mercato estivo. Tanto che adesso è stato avvicinato alla Juventus di Allegri che lo vedrebbe bene come vice Higuain dalla prossima stagione. Un rumor che potrebbe diventare qualcosa di più nei prossimi mesi.
Perché Balotelli può essere un affare
In scadenza a giugno
I pro e i contro di ingaggiare SuperMario sono diversi e vari. Chi volesse approfittare della scadenza di contratto a giugno e prelevarlo sin da ora dal Nizza dovrebbe valutare gli aspetti positivi e negativi che hanno caratterizzato la carriera di Balotelli. Ultimamente il ragazzo è maturato, non fa più parlare di sè per intemperanze ma per come gioca e segna con i rossoneri in Ligue1: mai prima di questa stagione si era visto un Balotelli così prolifico in un club.
Maturazione completa
Di certo le poche pressioni di Nizza hanno agevolato il cambiamento, unito agli anni che passano e alla sensazione che non vi sia più temo da perdere. A 27 anni, l'occasione di ritagliarsi un posto importante nel calcio che conta, è l'ultimo treno utile prima di una possibile parabola discendente dettata dagli anni e dal logorio di una carriera comunque già lunghissima. Balotelli sembra aver trovato l'equilibrio giusto e non appare legato al solito filo pronto a spezzarsi da un attimo all'altro. Se è vero che il Nizza non ha ispirazioni esaltanti, è pur vero che le distrazioni non mancano.
Mai così decisivo per un club
Fisicamente sta bene. Gioca con regolarità, si è dimostrato utile al gruppo in diverse occasioni e soprattutto si è guadagnato con gli allenamenti e le gare del weekend la considerazione di tecnico, compagni e pubblico. Una trasformazione avvenuta lontano dai riflettori, mentre in Italia si parla di altro e di altri. I dati sono evidenti: prima del Nizza mai Balotelli era stato così decisivo in un club, nemmeno nell'Inter di Mourinho, nemmeno nel City campione d'Inghilterra.
Perché Balotelli non è un affare
Non un fenomeno ma un buon giocatore
A Nizza sta facendo bene, ma laddove le pressioni e gli obiettivi erano importanti ha sempre fallito. Balotelli resta per questo un punto di domanda di difficile soluzione. Non è più la ‘mela marcia' descritta da Berlusconi perché sembra aver imparato dai propri errori, ma lui stesso rifiutò il termine "Super", considerandosi semplicemente un buon giocatore. E come tale potrebbe davvero fare la differenza in realtà medio-piccole
Il problema Raiola
Altra problematica da affrontare per chi volesse acquistare Balotelli è il suo procuratore: Mino Raiola. Un osso duro, capace di creare corsie preferenziali come enormi difficoltà sulla strada di trattative e rinnovi. Sempre l'agente ha considerato Balotelli un cavallo di razza e come tale ha preteso che lo trattassero i club che lo hanno ingaggiato. Se si dovesse pensare a Mario si deve pensare di ritrovarsi il buon Raiola in casa. E non è un bell'ospite.
Un passato ingombrante
Il girovagare per mezza Europa, fallendo ovunque, ha limitato attualmente le opzioni attorno a Balotelli. Non mancano i club che possono ingaggiarlo ma sono pochi chi se lo può realmente permettere. In Italia, porte chiuse dalle società top: Inter e Milan per evidenti motivi, Juventus per scelte precise, il Napoli perché lo ha già cercato per poi scegliere altrove. In Inghilterra, Liverpool e City hanno già dato, in Bundesliga non c'è terreno fertile, in Spagna le big non lo hanno mai cercato realmente anche nei suoi momenti clou.