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Calciomercato 2017, pagellone di acquisti e cessioni a trattative chiuse

Con acquisti e cessioni dell’ultima ora ha chiuso il Calciomercato 2017. Inter e Napoli esaltano il progetto tecnico degli allenatori. La Juve avviata al fatturato record rinforza centrocampo e attacco. Bella la scommessa del Milan, ottime le mosse della Lazio, caso Keita a parte. Fra le piccole, si muovono bene Benevento e Spal. Fiorentina, Bologna e Sassuolo con poche idee e confuse.
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Il colpo Bonucci, l'inseguimento alla Juventus, le mosse delle piccole. Sono alcuni dei momenti chiave che hanno scandito le ultime notizie di calciomercato di questa sessione estiva di trattative. Diamo i voti a una sessione che conferma come l'Italia fatichi ad attirare i grandi nomi dall'estero e sia più un campionato da esportazione.

Atalanta: 5.5

L'affaire Spinazzola, con assortiti moralismi, ha tenuto banco per tutta l'estate. Ma nella stagione del ritorno in Europa, Gasperini si ritrova con una rosa indebolita soprattutto in attacco. E il post velenoso del Papu Gomez non fa che aumentare le tensioni in spogliatoio. Non bastano il ritorno di De Roon, l'arrivo di un Palomino incoraggiante nelle prime uscite, e la scommessa Orsolini per cancellare un senso di ridimensionamento del miracolo bergamasco.

spinazzola

Benevento: 6.5

Il mercato del Benevento è da squadra che alla salvezza ci crede eccome. Dopo Cataldi e Memushaj a illuminare il centrocampo, con l'esperienza di Coda in difesa, i due ultimi colpi per l'attacco parlano chiaro. L'arrivo di Parigini dal Torino e soprattutto di Pietro Iemmello, in prestito dal Sassuolo dopo un lungo corteggiamento, aumentano il valore della rosa di Baroni. Anche se il tecnico, secondo quanto riferito a Sportitalia da Alfredo Pedullà, sembrerebbe già a rischio: avrebbe, tra le altre cose, fatto naufragare l'affare Koné, già impostato con l'Udinese, perché gli avrebbe preannunciato la volontà di schierarlo esterno, un ruolo che il centrocampista non gradisce. Sul gong è arrivato Lazaar.

Bologna: 5

Un mercato low profile, che sembra star bene al management e alla proprietà. Partito Gastaldello ma con un risparmio solo del 40% dell'ingaggio, con un Crisetig già leader del centrocampo e Nagy e Krejci indietro nelle gerarchie, il Bologna langue. Quattro punti appaiono comunque un bottino più che dignitoso per una squadra che ha incassato il no di Mati Fernandez e aspetta di piazzare Masina. Basteranno la voglia di riscatto di un Palacio in forma opaca e di Poli? Falletti, per ora tesserato in via temporanea, potrà finalmente scendere in campo? Domande cruciali per la stagione rossoblù.

Cagliari: 6.5

Ha cambiato poco il Cagliari. Interessante Van der Wiel, anche se la tenuta fisica è ancora un'incognita, molto buona la scelta di Pavoletti dopo l'addio polemico con Borriello. Cigarini e Andreolli possono, nel prosieguo del campionato, aumentare il tasso di esperienza della squadra, che comunque ha già fatto vedere buone cose nelle prime due giornate di campionato. Il vero grande acquisto, comunque, rimane il nuovo stadio.

pavoletti cagliari

Chievo: 6

A parte i rientri dei prestiti e l'arrivo di Pucciarelli, il Chievo di Maran con i suoi limiti e i suoi innegabili pregi di organizzazione, chiedere per credere a Del Neri, è la stessa squadra dell'anno scorso. E quando si lotta per la salvezza tranquilla, la stabilità diventa un gran pregio, un lusso che non tutti possono permettersi.

Crotone: 7

Cabrera, arrivato per sostituire Ferrari, è già il nuovo leader della difesa. Kragl, che ha già fatto vedere ottime qualità al Frosinone, deve invece ancora entrare nei meccanismi di Nicola. Il ritorno di Budimir e Trotta restituiscono una passione che non si spegne, di un vento che accende i fuochi grandi. A illumina anche il venezuelano Aristoteles Romero, mediano prelevato sul gong.

Fiorentina: 5

La fiducia dei tifosi è ai minimi termini. E a guardare le prime due giornate non c'è nemmeno da chiedersi perché. I due ultimi arrivi strappati alla Sampdoria possono rischiarare però almeno in parte l'orizzonte dei viola. Laurini e soprattutto Thereau, sempre in doppia cifra nelle ultime tre stagioni all'Udinese, colmano lacune evidenti per una squadra che deve abituarsi a lottare per la salvezza. E che ha bisogno di un bomber affidabile per non lasciare il peso dell'attacco solo sulle spalle di Babacar e del Cholito Simeone.

fiorentina thereau

Genoa: 5.5

Una squadra fragile e fin troppo indecifrabile, capace di sfolgorare per un'ora contro la Juventus ma rischia di ritrovarsi immersa nella lotta per non scendere in Serie B. Tra le punte di diamante dell'estate i ritorni di Bertolacci e Centurion, che però non ha cancellato i dubbi sul suo vero valore dopo l'ultimo anno al Boca Juniors. Il Genoa si affida soprattutto a esuberi d'esperienza (Rossettini, Spolli, Zukanovic) e talenti esplosi in B, come Galabinov già protagonista nelle prime due giornate. Il duello per la maglia da titolare con Lapadula potrebbe non essere scontato. Il destino dei Grifoni nemmeno.

Inter: 8

Un mercato condotto “piano piano, sottovoce”, senza grandi colpi né grandi cessioni. Un mercato che, però, si sta rivelando particolarmente oculato e azzeccato. Skriniar comanda la difesa, l'asse con Borja Valero, essenziale per Spalletti almeno tanto quanto Vecino, funziona a meraviglia. La cessione di Kondogbia, mai davvero a suo agio in nerazzurro, fa il paio con la fondamentale opera di persuasione su Perisic. E il croato ha già dimostrato di poter essere l'uomo che cambia il volto di questa squadra.

Juventus: 7

La Juventus si presenta alla stagione della verità, con una concorrenza aumentata e più agguerrita, leggermente indebolita in difesa, con la partenza di Dani Alves e Bonucci, anche se l'addio al giocatore più pagato dell'estate in Serie A forse non sposterà tutto quello che si crede, ben puntellata a centrocampo con Matuidi e con molte più opzioni in attacco grazie agli ottimi Douglas e Bernardeschi. Il jolly Howedes, che può giocare anche terzino, va a coprire un vuoto anche in termini di peso, di autorevolezza anche internazionale che Rugani e De Sciglio possono costruire.

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Lazio: 7.5

Luci forti e ombre più intense. In entrata, quello della Lazio è forse il miglior mercato in A. Lucas Leiva e Carlos Alberto si son già presi in mano la squadra. Il monte ingaggi, per scelta della proprietà, è da squadra di metà classifica. La strategia, in caso di cessioni, parla di reinvestimento intelligente come dimostrano le scelte per sostituire Biglia: sono arrivati Lucas Leiva per meno di 6 milioni e Davide Di Gennaro gratis, oltre a Nani e ai due giovani del Braga, Pedro Neto e Bruno Jordao. Ma pesa il caos Keita, passato al Monaco per la metà del suo potenziale valore. Ma il non aver rinnovato per tempo ha portato comunque a un lucro mancante di sicuro rilievo.

lazio nani

Milan: 7.5

Una squadra tutta nuova. La proprietà cinese ha fatto le cose in grande. Il rinnovo di Suso e l'arrivo di Kalinic completano la rosa di Montella, che in attacco nelle prime due giornate ha preferito Cutrone al neo arrivato Andre Silva. L'arrivo di Bonucci dimostra il cambio di passo della società, che torna a puntare in alto e a indebolire laddove possibile le rivali nella corsa al titolo. In più in attacco ha guardato alla prospettiva. Con un Cutrone jolly, ha ceduto Niang al Toro per 15 milioni ma ha scelto Kalinic, un giocatore pronto che allunga la rosa, e un investimento di André Silva che può crescere di valore, e non insistere per il solo Belotti.

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Napoli: 8

La forza della stabilità. Il mercato si fa anche così. Negli ultimi giorni, poi, anche dopo la certezza del tesoretto Champions dopo la lezione al Nizza di Balotelli, la società ha capito che non ci sarebbe stato tempo per un colpo importante. Ha scelto la conservazione, e il rinnovo di Reina ha chiuso un caso che avrebbe potuto togliere serenità in un ruolo decisivo per le sorti della corsa scudetto. Su gong è arrivato l'acquisto di Roberto Inglese, 25enne attaccante del Chievo Verona (prima punta alta 187 cm) che può arrivare anche a gennaio 2018 ma per adesso resta in prestito ai veneti.

Roma: 6.5

Le plusvalenze non fanno vincere i campionati. Monchi ha portato immediati e innegabili vantaggi nei conti, ma la Roma esce dal mercato senza un effettivo sostituto di Salah, la plusvalenza più cospicua mai prodotta dal Re Mida del calciomercato in tutta la sua carriera. Basterà l'arrivo di Shick a riportare la Roma in prima fila nella lotta per il titolo?

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Sassuolo: 5

Forse per la prima volta nell'era Squinzi, il Sassuolo appare in preda più all'improvvisazione che alla programmazione, e la scelta di retrocedere agli Allievi Mandelli, che ha vinto il Viareggio con la Primavera, vanno ulteriormente in questa direzione. Sono arrivati due giovani del vivaio della Roma, Marchizza e Frattesi, dal Palermo invece il portiere 19enne Leonardo Marson ed Edoardo Goldaniga, il nuovo acquisto che dovrebbe trovare più spazio insieme a Cassata, mezzala di scuola Juventus che ha fatto molto bene ad Ascoli l'anno scorso.

Sampdoria: 7

Non solo Strinic e Zapata. Nel maxi accordo tra Napoli e Sampdoria ecco che si trasferisce a Genova anche Tonelli: non a titolo definitivo ma in prestito.  A fronte delle partenze di Skriniar, Bruno Fernandes, Muriel, Cigarini, Budimir, la Samp si è rinforzata con Caprari, Gaston Ramirez, che se sta bene dovrebbe spingere Praet di nuovo da mezzala, Nicola Murru, David Kownacki, Gianmarco Ferrari. Con Murru, poi, Giampaolo ha un terzino sinistro finalmente vero e non adattato. Se davanti non si sentirà la mancanza dei gol di Muriel, il mercato doriano potrà dirsi un successo.

Spal: 7

Con Borriello e un impianto solido, la Spal può davvero sognare la salvezza. La squadra di Semplici, nomen omen, rispecchia i valori che hanno fatto la storia del club. Tenere Lazzari, Antenucci, Mora, Schiattarella, è già un gran colpo. L'arrivo di Salamon, di Bonazzoli, del giovane Gabriel Barbosa, attaccante del Palmeiras di soli 18 anni, e dello juventino Gonzalo Vitale fanno dei ferraresi una delle squadre da tenere d'occhio nella paryte bassa della classifica.

spal borriello

Torino: 7

L'offerta che non si può rifiutare, i 25 milioni dal Chelsea per Zappacosta, cambia la difesa nonostante Cairo si fosse mosso in anticipo proprio per sistemare il pacchetto arretrato (Sirigu, Lyanco, il ritorno di Bonifazi, l'acquisto di N’Koulou, arrivato un po' a sorpresa). In mezzo, ceduto Benassi che Mihajlovic non vede bene nel 4-2-3-1, il tecnico ha guadagnato in termini di flessibilità con il venezuelano Rincón. Il pacchetto degli esterni si è arricchito con Berenguer e Boyé e il Toro può davvero puntare al sesto posto. In arrivo dall'Inter, il terzino Ansaldi.

Udinese: 6.5

L'uscita di Thereau, dopo la rinuncia a Duvan Zapata per le richieste considerate troppo alte del Napoli, è la prima di un giocatore davvero funzionale al progetto di Del Neri di quest'estate. Resta la volontà di dare continuità all'identità ricercata dal nuovo tecnico e la solita ottima programazione nella scelta delle alternative per chi parte.

Verona: 6.5

Dopo la telenovela Cassano, cosa resta a Pecchia? Gli esterni titolari dovrebbero essere Daniele Verde, e Alessio Cerci, che ha giocato a calcio per 43 minuti nell’ultima stagione. L'arrivo di Kean dà un'alternativa a Pazzini, rimasto unica prima punta dopo la fine del prestito di Ganz. Poche le opzioni sulle fasce, troppo muscolare il centrocampo che è però il reparto più attrezzato e questo fa la differenza. Interessante l'idea di affidarsi in difesa a giocatori che sappiano impostare come Heurteaux e Caceres, la cui integrità atletica è tutta da valutare.

 
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