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Calcio violento: tifosi dell’Atalanta verso il rinvio a giudizio

Il pm chiederà il processo per 147 persone. I fatti contestati sarebbero risalenti al periodo compreso tra il 2006 e il 2011.
A cura di Maurizio De Santis
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Scontri tra polizia e tifosi

L'inchiesta che, nel febbraio del 2011, aveva coinvolto un gruppo di tifosi dell'Atalanta è chiusa. Il pm di Bergamo, Carmen Pugliese, si appresta a chiedere il processo per 147 persone, sei delle quali accusate di associazione per delinquere finalizzata a compiere atti di guerriglia, un'accusa che il gip aveva però bocciato al momento di emettere le misure cautelari. Tra loro, il leader della curva Claudio Galimberti, detto Bocia. I fatti contestati sarebbero risalenti al periodo compreso tra il 2006 e il 2011: gli scontri con gli ultrà del Catania del 23 settembre 2009 (55 sono gli indagati catanesi), i tafferugli con gli interisti del 13 dicembre 2009, l'assalto alla Berghem fest di Alzano dell'agosto 2010, quando sul palco c'era l'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni. Tra gli indagati figurano anche l'ex assessore regionale leghista Daniele Belotti, a cui è contestato il concorso esterno nell'associazione (per l'accusa era il consigliere di Galimberti), e il sindaco leghista di Gandosso Alberto Maffi, che avrebbe fatto da sentinella durante gli scontri.

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