Calcio scommesse, a Cremona assolti Paoloni e gli altri imputati in primo grado
Sono stati tutti assolti gli imputati del maxi processo sul calcio scommesse a Cremona. A distanza di otto anni dai primi arresti è arrivata oggi la sentenza di primo grado emessa dal collegio della città lombarda: assoluzione e non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. L'ex portiere di Cremonese e Benevento, Marco Paoloni, che era accusato di aver ‘drogato' sei persone, tra i suoi ex compagni di squadra e dello staff, è stato assolto con formula piena dal capo di imputazione più grave (articolo 440 del codice penale punisce chi corrompe o adultera acque o sostanze destinate all'alimentazione rendendole pericolose alla salute pubblica) dal momento che per i giudici di primo grado non è stato l'ex numero 1 a mettere il sonnifero nelle bottigliette d'acqua dei compagni durante l'intervallo di Cremonese-Paganese del 14 novembre del 2010 per modificarne il corso e il risultato.
L'ex calciatore del Cremona in questi anni si è sempre difeso affermando: "Non ho mai combinato partite e non ho drogato nessuno" e l'avvocato Luca Curatti, che lo difende, ha spiegato a Rai News che non era ipotizzabile l'articolo 440 del codice penale che dice:
Chiunque corrompe o adultera acque o sostanze destinate all'alimentazione, prima che siano attinte o distribuite per il consumo, rendendole pericolose alla salute pubblica, è punito con la reclusione da tre a dieci anni. Un reato che riguarda eventualmente aziende che immettono sostanze pericolose per la salute pubblica “qui ci si riferiva a uno spogliatoio. Ora, a distanza di otto anni ci siamo liberati di un peso: parlando di diritto, non di altro.
Gli altri imputati
Tra gli altri imputati assolti dall'accusa di associazione a delinquere finalizzata a truccare 53 partite di Serie A, B e Lega Pro ci sono anche il cinese Wang Yu Qiu, comproprietario di una lavanderia a Desio e accusato di essere il finanziatore dell'associazione; l'ex dirigente del Pergocrema, Salvatore Antonio Intilisano; l'ex centrocampista del Potenza, Simone Grillo; il team manager del Riccione, Cosimo Rinci; e Salvatore Spadaro, detto "il vecchio".
Non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per coloro che dovevano rispondere di frode sportiva, come il serbo Almir Gegic, ex calciatore del Chiasso che è considerato uno dei capi del gruppo degli ‘zingari'. La motivazione della sentenza sarà depositata entro 90 giorni.
L'episodio diede il via all'inchiesta sul calcio scommesse e che portò grazie ad una serie di intercettazioni all'arresto di numerosi giocatori di serie A e B nel 2011. Tra loro gli ex capitani dell'Atalanta, Cristiano Doni, e della Lazio, Stefano Mauri, e l'ex bomber della nazionale, Giuseppe Signori.