Calcio Sampdoria: Cassano a raffica sulla Nazionale, sulla Champions e sul suo futuro doriano
A poco più 24 ore dal tanto atteso esordio in Champions League, Antonio Cassano, su un'intervista riportata sulla Gazzetta dello Sport, si rivela a 360 gradi. L'emozione di rindossare i colori azzurri troppo a lungo negati, la gioia del suo matrimonio, su Mourinho, su Lippi, il fantasista doriano ne ha per tutti, ma soprattutto ne ha per tutti senza tanti fronzoli, perchè lui è fatto così e se così non fosse non sarebbe il tanto amato e discusso Fantantonio.
Prandelli sembra avergli affidato le chiavi della nazionale e lui ne è pienamente consapeole: " Il tecnico di me ha detto cose meravigliose, riempiendomi d'orgoglio. Lui ha il coraggio di puntare su uno come me e non è da tutti. Ha detto ai miei compagni di cercarmi in mezzo la campo. Crede in me, per questo lo ringrazio!. E' un uomo di cuore, appena ci siamo visti mi ha persino ricordato di un episodio che io avevo totalemte rimosso. Quando ci incontrammo 6 anni fa nella Roma io gli confessai: " Mister devo trovare una donna che ami Antonio e non Cassano e oggi gli ho potuto finalmente rispondere che l'ho torvata"
Una vera donna l'ha trovata e l'ha sposata il 19 Giugno, Carolina Marcialis, l'amore di Antonio Cassano, la donna che ha saputo tramutare il ragazzaccio di Bari vecchia in un marito affidabile e in un uomo con la testa sulle spalle. Il fantasista doriano fa intendere subito di che tempra è fatta: " A casa i pantaloni li porto io, ma lei quando si mette in testa qualcosa la fa e basta, non riesco a dissuaderla in nessun modo".
Antonio sembra un'altra persona, lontano da quel calciatore che imitava il suo allenatore Capello ai tempi di Madrid, che rompeva le bandierine con la maglia della Roma e che gran parte degli allenatori lo conideravano una pecora nera. E proprio sugli allenatori Fantantonio ha un pensiero per tutti:" Lippi ormai fa parte del passato. Basta parlarne, lui è a casa, io in Nazionale. Mourinho? Non ci mancherà per niente. Gli unici a sentirne la mancanza saranno i media, privati delle sue frasi ad effetto. Ma non vincerà a Madrid. Messi è il mio idolo, deve vincere il Barcellona. Capello? A lui piace sentirsi nell'occhio del ciclone. Vedrete che da tutto questo tirerà qulcosa a suo favore. Ne sa una più del diavolo."
A proposito di allenatori Antonio Cassano non di mentica chi lo ha lanciato nel calcio delle stelle, Fascetti, il suo maestro, l'uomo che senza tanti peli sulla lingua ha detto" Il miglior Cassano ancora lo dobbiamo ancora vedere"
"E' vero," risponde Antonio " Ho dato il 60 % di quello che potevo. Con la testa di oggi, tornando indietro avrei fatto cose stratosferiche. Ma va bene così"
Cose stratosferiche Cassano le dovrà fare questa sera contro il Werder Brema e lui, più di tutti, ci tiene a farle, perchè le note della Champions le sogna da tanto e Di Carlo punta su di lui: "Il Werder è una grande squadra, però possiamo dire la nostra. I tedeschi sono un osso duro, dobbiamo avere personalità. I miei compagni non hanno esperienza a questo livello, ma tranquilli so io come caricarli."
Cassano ci crede, la Sampdoria pure, perchè lui ha le idee chiare su tutto ma è anche certo di una cosa: "Ad oggi, io sono il giocatore italiano più forte".
Davide Pecchia.