Calcio, Ronaldo: “Spero che Thohir renderà l’Inter più forte”

Ronaldo e l'Inter, un binomio che ancora oggi fa impazzire i tifosi della Beneamata che hanno negli occhi e nel cuore il Fenomeno con la casacca nerazzurra. Un amore intenso, fatto di splendidi ricordi, forti emozioni e un sodalizio rafforzato dalle vicissitudini sportive di una squadra che non riusciva mai ad imporsi malgrado tutto e un giocatore che è caduto e si è rialzato grazie anche (e soprattutto) ad un club e una tifoseria che mai l'hanno lasciato solo. Oggi, Ronaldo è lontano dal calcio giocato, si occupa di altro, testimonial di aziende di poker, tra uno spot, un realty e l'altro, e con una rete di osservatori che visionano i nuovi talenti in giro per il Sudamerica. Niente di più, perchè non solo non pensa nel suo prossimo futuro fare il dirigente di club ma nemmeno tornare in campo per sedersi in panchina.
Onore a Moratti – Con la nuova era di Thohir a Milano si respira aria nuova, di svolta. Si chiude un ciclo, quello di Moratti durato 18 anni, in cui il Fenomeno è stato uno dei principali fiori all'occhiello e dei colpi milionari vincenti del presidente uscente con cui Ronaldo ha intessuto un rapporto d'affetto e di stima che va oltre la sfera sportiva: "La passione di Moratti è e sarà sempre l'Inter, ma in affari bisogna pensare con un'altra testa. Lui ha speso tantissimo ed è giusto che si riprenda qualcosa. Mi auguro che questa nuova Inter sia sempre l'Inter che vogliamo tutti vedere: forte e che fa appassionare la gente. "Mi piacerebbe vedere l’Inter più in su, ma sono contento che ci sono nuove squadre ai vertici, come Roma e Napoli".
Mondiali brasiliani al Brasile – A giugno inizierà il torneo più prestigioso per un calciatore. E Ronaldo ci sarà, da organizzatore però nessun altro incarico o ruolo: "Il calcio giocato mi manca soprattutto per lo stipendio ma va bene così, almeno spendo meno… Adesso ho diverse attività, tra cui quella del comitato organizzatore del Mondiale in Brasile. Sono in Italia solo per il torneo, ma devo poi rientrare subito a Londra, dove vivo per migliorare il mio inglese e per lavorare con una società di comunicazione brasiliana che ha sede anche in Inghilterra. Chi vincerà? Spero il Brasile davanti alla Germania e alla Spagna".
Cristiano e Francesco – Da Fenomeno il pensiero e un giudizio non può non soffermarsi sui giocatori più chiacchierati, in bene, del momento. A livello internazionale Cristiano Ronaldo, il suo quasi omonimo che sta facendo faville in Champions League: "Non voglio fare paragoni con lui, anche perché ci troviamo in epoche diverse ed è difficile. Ovviamente sta giocando molto bene e sono contento per lui, che è un grandissimo campione". In Italia, Francesco Totti, il Capitano della Roma miglior squadra a livello europeo tra tutti i principali campionati: "Io sono arrivato lontanissimo: ho iniziato a 16 anni e chiuso la carriera a 34. Certo Totti è arrivato più lontano, ma per fortuna sua non ha avuto lesioni gravi. Arriva un momento che il corpo ti chiede, per l'amor di Diom di smetterla. Bisognerebbe rivedere il calendario, per far sì che i calciatori non giochino troppe partite all'anno così i campioni durano più a lungo