Calcio e batticuore, le rimonte più rocambolesche del calcio
Uno degli aspetti forse più magici ed affascinanti del calcio è la rimonta, remuntada per esser più al passo coi tempi. E si perché al di là delle varie giocate individuali, delle elettrizzanti gesta dei singoli calciatori o di una rete da cineteca, sfuggire all’imminente sconfitta sovvertendo il risultato fino alla vittoria finale è una goduria davvero straordinaria. Una sorta di vendetta e riscatto istantanea che modifica lo stato d’animo dei tifosi portandoli, senza dubbio, all’estasi più totale. Tentando di far riprovare simili sensazioni, fra gare di Champions, campionato e altre manifestazioni, ripercorriamo la storia delle 5 rimonte più entusiasmanti della storia recente del football.
United-Bayern Monaco 2-1, la notte di Ferguson
26 maggio 1999, Camp Nou, Barcellona, finale di Champions League fra Bayern Monaco e Manchester United. La compagine tedesca apparentemente in controllo della gara dopo l’iniziale vantaggio su punizione di Mario Basler al 6’ (le leggende narrano di una Baviera già ubriaca a pochi minuti dal termine del match), non riesce a percepire l’immane trauma, sportivo s’intende, che si prospetta di lì a poco. A poche manciate di minuti dalla fine, infatti, Ferguson manda in campo due punte per tentare il tutto per tutto e, questi avanti, rispettivamente Sheringham e Solskjaer, in appena 3 minuti, su due calci d’angolo, riusciranno a ribaltare la quasi irreversibile situazione con due reti che resteranno, per sempre, negli annali del calcio regalando la prima storica Coppa dei Campioni a Sir Alex.
Milan-Liverpool 5-6, l’incubo di Istanbul
Gerrard, Smicer e Xabi Alonso, in appena 45 minuti di gioco, ribaltano il tavolo e ristabiliscono una parità portata in fondo fino ai decisivi calci di rigore. Cronaca di una partita, quella della finale di Istanbul della Champions League 2005 fra Milan e Liverpool, che riporta alla memoria dei tifosi rossoneri un incubo dal quale si sono ripresi solo dopo la rivincita di due anni dopo sempre con i Reds ad Atene. Un sogno trasformatosi in un tormento dopo il 3-0 firmato da Maldini e Crespo (2 reti personali) nel primo tempo e che si è rivelata una vera “Caporetto” quando, il portiere polacco Dudek, completando la rimonta finale, ipnotizzò dal dischetto Serginho, Pirlo e, infine, Shevchenko con il conseguente epico trionfo del Liverpool di Benitez.
Deportivo La Coruna-Milan, la remuntada del Riazor
Il Milan, anche in questo caso, protagonista di una incredibile rimonta subita in Champions League. Il contesto, stavolta, è il rumoroso Riazor di La Coruna, il club del Super Depor di Irureta ed il turno, quello dei Quarti di finale. Il Milan di Ancelotti, forte del grande successo per 4-1 dell’andata a Milano prende forse troppo gamba l’impegno nell’infernale catino galiziano. Un calo di concentrazione letale che, in 45 minuti di gioco, consentì al Deportivo di siglare 3 esiziali reti firmate da Pandiani, Valeron e Luque prima del mortale colpo inferto al 25’ del secondo tempo da Fran, Milan alle corde e qualificazione biancoazzurra.
Inter-Sampdoria, Recoba manda in visibilio il Meazza
18esima giornata del campionato di calcio di Serie A fra Inter e Sampdoria. I nerazzurri, ancora lontani da quelli che domineranno l’Italia e l’Europa con Mancini prima e Mourinho poi, sono lontani dalla vetta ma in piena lotta per la zona Champions e affrontano l’ottima doria di Novellino. La gara si dimostra subito ostica, con gli uomini in maglia blucerchiata in grado di andare in vantaggio con Tonetto e di “chiudere la pratica” con Kutuzov. La partita sembra irrimediabilmente compromessa e Mancini schiera tutte le forze offensive della propria compagine con un autentico miracolo: a 5 minuti dalla fine riapre Martins, pari di Vieri nel recupero e, a tempo quasi scaduto, Recoba manda in visibilio il Meazza, 3-2 e tutti a casa.
Il Marsiglia acciuffa e supera il Montpellier
Il campionato è quello transalpino stagione 1998/99, la giornata la terza e le compagini, in scena al Vélodrome, sono il Marsiglia ed il Montpellier. Gli ospiti sono scatenati e, con Bakayoko, dopo appena una singola ora di gioco sono in vantaggio per 4-0. Rolland Courbis, allora tecnico della compagine marsigliese, si ricorda d'aver in panchina un campione del mondo come Christophe Dugarry, lo fa entrare al 60’ minuto e, l'ex milanista, serve subito una doppietta più assist seguita del gol del pareggio di Roy. A tempo scaduto, infine, rigore per i padroni di casa per fallo su Pires con Laurent Blanc che, dal dischetto, non perdona, 5-4 al Velodrome e rimonta completata.