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Calcio, Ancelotti: “Se non deve vincere il Milan, vinca la Roma”

Cuore diviso a metà per il tecnico delle merengues che poi augura una carriera da campioni in panchina anche a Gattuso e Pippo Inzaghi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il suo passato in giallorosso è di quelli che non si possono dimenticare: 8 stagioni vissute da protagonista, con 4 Coppe Italia vinte e lo scudetto del 1983. Un amore imperituro, più forte di qualsiasi altro e alla pari con l'altra società cui Ancelotti è legato da sempre, come giocatore prima e da allenatore poi: il Milan. E proprio tra Roma e Milan si divide il cuore calcistico del tecnico italiano attualmente alle redini della corazzata Real con cui ha più di qualche semplice problema d'assestamento. Tanto che il campionato italiano dovrebbe assolutamente essere terra di conquista per giallorossi e rossoneri e per nessun altro. Nemmeno per quella Juventus che ha allenato e alla quale gli esperti di mercato lo avvicinano per l'eventuale dopo Conte. E che prossimamente affronterà da ‘straniero' in Champions League.

Roma capoccia – La Roma capolista fa sorridere ‘Carletto' che da giocatore ha ben assaporato negli anni '80 cosa significhi l'ambiente giallorosso entusiasta per i successi della squadra. E proprio alla Roma – e soprattutto al suo collega Garcia – Ancelotti è prodigo di complimenti da Madrid: "Mi piace molto la Roma, posso capire e immaginare quello che sta succedendo in questo periodo. Sono contento anche per Garcia, lo conoscevo dai tempi di Parigi e il suo Lille era una squadra che si esprimeva molto bene dal punto di vista della qualità del gioco. Ma sono contento soprattutto per la città e i tifosi: se non deve vincere lo scudetto il Milan, che vinca a questo punto proprio la Roma!".

Ringhio e Superpippo trainers – Se Milan e Roma sono le sue due squadre putative, Ancelotti non dimentica però anche qualche suo ‘pupillo' che sta procedendo sulla difficile via della panchina. Come Rino Gattuso e Pippo Inzaghi, due campioni in campo e alle prime armi come tecnici: " Gattuso non è partito bene ma avrà la possibilità di migliorarsi e diventare un grande allenatore. Inzaghi ha iniziato invece un percorso importante e la Primavera del Milan è la squadra giusta per fare esperienza. Certo, il suo sogno, come quello di tutti, è allenare la prima squadra. Magari ci arriverà".

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