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Calciatori motivati e società solida: il segreto della “favola” Novara di Attilio Tesser, intervistato da Fanpage

Abbiamo intervistato il ct Attilio Tesser, che ci ha raccontato della fantastica avventura con il Novara, sempre più capolista della serie cadetta. Il segreto? “Ottime condizioni per lavorare e calciatori straordinariamente motivati”.
A cura di Adriana De Maio
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Attilio Tesser allenatore del Novara Serie B

Solidità, duro lavoro, forti motivazioni, una  giusta dose di ambizione e tanto cuore. Questi sono gli ingredienti "segreti" che hanno dato vita ad una delle pagine più belle del calcio italiano, una favola che ha stupito, travolto e convinto tutti, una favola nota come "Miracolo Novara". Un'ascesa che sembra non avere limiti, l'anno scorso la compagine piemontese ha centrato la promozione dalla C1 alla Serie B ed ora è prima in classica nella serie cadetta.

Secondo varie statistiche il Novara è la migliore squadra d'Italia, una compagine che vince e convince, ben affiatata e ricca di ottimi giocatori guidati in maniera impeccabile da Attilio Tesser, uno dei principali artefici di questo meraviglioso "miracolo". Abbiamo intervistato il mister che ci ha raccontato la fantastica parabola della squadra.

Tesser ha anche accennato alla Serie A. Il commissario tecnico vede favorito il Milan, mentre il suo giocatore preferito della massima serie, dice, è Aquilani: "così rifarei il centrocampo che avevo a Trieste".

Mister, qual è il "segreto" del Miracolo Novara?

“Nessun segreto. Una proprietà solida che sa mettere tutti nelle migliori condizioni per lavorare, più un gruppo di calciatori straordinariamente motivati”.

Cosa ha pensato quando ha cominciato la sua avventura sulla panchina del Novara in Serie C1? Il progetto che le hanno proposto si dimostrava così ambizioso fin dall'inizio?

“Quello che mi era stato chiesto al mio arrivo a Novara era di centrare i playoff. Siamo partiti bene e strada facendo ci siamo resi conto di poter raggiungere un obiettivo ancora superiore. Abbiamo disputato un campionato straordinario e non è stato così facile come è potuto sembrare”.

L'anno scorso la promozione dalla C1 alla Serie B. Quest'anno state disputando un ottimo campionato e siete primi in classifica. Qual è il vostro obiettivo stagionale?

“L’obiettivo con cui siamo partiti era quello di una salvezza tranquilla. Ora siamo primi, ma le grandi stanno venendo fuori. Continuiamo per la nostra strada e più in là vedremo dove potremo arrivare”.

Il Novara disputa le partite casalinghe su un manto erboso sintetico. Come ci si trova a giocare su di un campo del genere? Il Novara in casa si è dimostrato una fortezza quasi invalicabile, nel primato della sua squadra ha influito il fattore "campo sintetico"?

“Parto da quest’ultima e dico che non ha influito assolutamente, anche alla luce del fatto che chi è venuto da noi è riuscito a portare a casa qualche punto e a disputare delle buone gare. Nelle altre occasioni siamo stati più bravi noi. Per rispondere alla prima domanda invece posso dire che sul nostro campo ci si trova molto bene. I rimbalzi della palla sono sempre regolari e quindi anche la velocità e la qualità dei passaggi è senz’altro migliore. Diciamo che è un terreno che esalta le squadre che hanno qualità tecnica”.

Quali sono le squadre che possono contendere il primato al Novara?

“Diciamo che è stato il Novara ad andare a contendere il primato alle grandi favorite Atalanta e Siena, senza scordare poi Padova e Torino”.

Novara squadra migliore d'Italia secondo diverse statistiche

E' appena ripartito il calciomercato. Il Novara investirà sul mercato in cerca di rinforzi? La squadra potrebbe perdere "pezzi pregiati"?

“Al mercato ci pensa il nostro Direttore Sportivo Pasquale Sensibile”.

La stabilità societaria, le infrastrutture e l'ottima organizzazione del centro sportivo "Novarello – Villaggio Azzurro" quanto sono importanti per una squadra come il Novara?

“Sono importanti per tutte le squadre, è ovvio che lavorare nelle migliori condizioni è un valore aggiunto. Poi però è il campo a dire l’ultima parola”.

Cosa non ha funzionato nella sua avventura a Cagliari in massima serie? Un nuovo approdo in Serie A rappresenterebbe una piccola rivincita sul passato?

“L’esperienza di Cagliari si commenta da sola. Nessuna voglia di rivincita sul passato, il calcio è fatto anche di questi episodi”.

Lei ha avuto una lunga esperienza da calciatore e ha giocato in particolare per due stagioni nel Napoli in Serie A. Che ricordi ha?

“E’ stato sicuramente un momento bellissimo della mia carriera. Del Napoli e di Napoli ho un ottimo ricordo, è stato il mio approdo nel calcio di livello, gioie che qualsiasi calciatore professionista vorrebbe vivere nella sua vita”.

Se ipoteticamente potesse scegliere un solo giocatore della Serie A per il suo Novara chi prenderebbe?

“Prenderei Aquilani, così rifarei il centrocampo che avevo a Trieste! Ovviamente sto scherzando, ci sono molti giocatori di Serie A che ammiro, ma mi tengo ben stretti quelli che ho qui a Novara!”.

Quale squadra vede favorita per il campionato di Serie A di quest'anno?

“Sicuramente il Milan”.

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