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Calciatore linciato in Germania, rischia di perdere l’occhio

La gara dilettantistica tra Berliner SC e Sparta Lichtenberg macchiata dai violenti incidenti scoppiati subito dopo il match: Steven Dei-Kwarteng ha riportato la frattura della mandibola, il naso rotto e la cavità oculare gravemente lesionata.
A cura di Maurizio De Santis
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Steven Dei–Kwarteng, il calciatore massacrato di botte dai tifosi avversari (immagine tratta dall'articolo pubblicato sul giornale tedesco Bild)
Steven Dei–Kwarteng, il calciatore massacrato di botte dai tifosi avversari (immagine tratta dall'articolo pubblicato sul giornale tedesco Bild)

Invasione di campo, caccia all'uomo, una rissa che ha coinvolto una cinquantina di persone tra calciatori e tifosi. E' successo sabato scorso in Germania, a Wilmersdorf, quartiere alla periferia di Berlino. Berliner SC e Sparta Lichtenberg (due club dilettantistici) si affrontavano nella sfida salvezza: tensione alle stelle, necessità di far punti, quattro gol hanno scandito un pareggio che, con ogni probabilità, non serve alle due squadre. Il risultato sportivo (2-2) è però passato in secondo piano rispetto a quanto accaduto a margine dei novanta minuti: Steven Dei-Kwarteng, 28enne attaccante dello Sparta Lichtenberg, continuamente beccato nel corso del match (gli avrebbero rivolto insulti razzisti perché di colore), al triplice fischio dell'arbitro reagisce e replica a quelle offese che lo hanno accompagnato, infastidito e innervosito per l'intera durata della partita.

Quel gesto è la scintilla che fa scoppiare la furia dei facinorosi: non attendevano altro per scatenare l'inferno e così è stato. Steven Dei-Kwarteng viene preso di mira, la folla inferocita gli si scaglia contro, lo massacrano di botte e viene salvato da quel linciaggio dall'intervento dei compagni di squadra. Il giocatore finirà in ospedale con la mandibola fratturata, il naso rotto e la cavità oculare gravemente lesionata per tutti i colpi ricevuti in quella bolgia. E adesso rischia anche di restare offeso a vita: "Ho paura -ha ammesso il giocatore -. Dovrò operarmi ma i dottori mi hanno già detto che potrei non perdere l'occhio destro".

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Sull'accaduto s'è aperta un'inchiesta della polizia per risalire all'identità degli aggressori, per adesso gli agenti hanno raccolto le versioni dei tesserati coinvolti. "Uno di questi delinquenti ha anche estratto un coltello – si legge nell'articolo pubblicato dalla Bild che riferisce il racconto di Kostic, allenatore dello Sparta -, per fortuna è stato bloccato in tempo". Michael Wolf, direttore sportivo dei Berliner SC, ha invece tirato in ballo la condotta anti-sportiva della squadra avversaria. Come se questo bastasse a giustificare una forma di violenza così barbara e inaudita.

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