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Calciatore irlandese salva la vita a una bimba di 4 mesi

Davitt Walsh, ex attaccante del massimo campionato irlandese, che attualmente milita nel campionato Amatori, con un gesto eroico ha salvato la piccola Rioghnach-Ann.
A cura di Alessio Morra
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Davitt Walsh, un ex attaccante del massimo campionato irlandese, è finito sotto i riflettori per un eroico gesto. Perché Walsh ha salvato da una immane tragedia in Donegal una bambina di soli quattro mesi. L’attaccante, che oggi gioca nel Fanad United, una squadra della Lega Amatori dell’Ulster, si è tuffato in acqua dopo che una vettura è finita nel mare di Lough Swilly nella città di Buncrana, dove si trova un pontile che è la principale attrazione turistica della zona. In quell’auto c’erano sei persone, ma solo la piccola Rionaghac-Ann è riuscita a salvarsi grazie alla prontezza e al grande coraggio di Walsh. Perché purtroppo non ce l’hanno fatta il papà della bimba Sean McGrotty, la nonna Ruth Daniels, i fratelli Marco e Evan e della cugina Jodie Lee.

Il testimone oculare Francis Crawford ha raccontato a ‘Newstalk’ esattamente ciò che è successo: “Quando siamo arrivati sul posto c’era una persona sul posto che si è tuffata in acqua e ha perso la bambina. La sua prontezza ha permesso di salvarle la vita, è tornato con la bambina in braccio, quasi stremato, e ha gridato: ‘prendete la bambina, prendete la bambina’. Ha fatto un gesto grandissimo, non pensando alle possibili conseguenze per sé”. Il ventinovenne Davitt Walsh è naturalmente diventato un eroe non solo in Irlanda, ma prima di raccontare la sua versione dei fatti è finito in ospedale per lo shock e per le ferite riportate ai piedi. Uscito dall’ospedale, l’ex dello Shelbourne, dei Bohemians, dei Finn Harps e del Derry City che ha giocato anche in Nuova Zelanda, ha detto: “Ho capito che per gli altri componenti della famiglia non c’era più nulla da fare, tranne per Rioghnach-Ann, la piccola è stata la ragione per cui io ho fatto questo. L’ho portata fuori dall’auto e l’ho portata in salvo. Ero esausto alla fine, ma felice per la bambina”.

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