Calci, pugni e caccia all’uomo: Estudiantes-Gimnasia finisce in rissa

Rissa sul rettangolo verde. Calci e pugni. Giocatori che si affrontano a viso aperto, nemmeno si trovassero su un campo di battaglia. Perché è una battaglia combattuta all'arma bianca ciò che diventa il Clasico del Mar de La Plata tra Estudiantes e Gimnasia. La violenza con la quale si affrontano i calciatori è tale da costringere il direttore di gara a sospendere il match (1-0 in favore dei padroni di casa) per i gravi incidenti scoppiati durante la partita. Sfida caratterizzata dal nervosismo che ha condizionato spettacolo (davvero pessimo) e prestazione, trasformando novanta minuti tanto attesi in una ‘grande vergogna', come l'hanno ribattezzato con biasimo i media argentini. Ad accendere la miccia nel finale sono state le espulsioni di Enrique Bologna (per un presunto fallo di mano) e Santiago Ascacibar, in precedenza un intervento killer di Pereira su Oreja era stato sanzionato con il cartellino rosso: la cronaca sportiva finisce qui, il resto è da consegnare alle news di nera per i tafferugli che hanno coinvolto tutti, dai titolari alle panchine.
Tra i protagonisti della rissa furibonda c'è anche una ‘vecchia conoscenza' del calcio italiano, si tratta dell'ex portiere di Catania, Palermo e Napoli, Mariano Andujar. L'estremo difensore ingaggia uno scontro personale con alcuni calciatori del Gimnasia: in campo, guanti alla mano, sembra più un pugile che un giocatore. Li affronta uno ad uno, mulina nell'aria le braccia e rifila cazzotti. Tiene la guardia e scarica, almeno fino a quando non viene sopraffatto dall'aggressione degli avversari: due, tre, quattro giocatori gli si fiondano contro, lo travolgono e lo scaraventano a terra. Andujar è incapace di reagire, non può muoversi, è immobilizzato e prende calci e pugni. E' l'ultimo fotogramma di una serata di ordinaria follia.