Cagliari-Udinese 0-4: la favola friuliana continua
C’è una favola da raccontare nel campionato di Serie A ed è quella di una piccola compagine ben lontana dai riflettori e dalle pressioni. Libera dalla pressione di esser grande a tutti i costi, libera di dar sfogo al vero clacio, a quello dettato più dalla voglia di divertirsi che da quello di vincere. Una squadra che trascinata dalle magie di tanti piccoli folletti si ritrova incredibilmente ai vertici della classifica inanellando vittorie su vittorie contornate da gol e spettacolo. Qualcuno la guarda e pensa: “ cosa ha quest’Udinese più degli dei del Barcellona?” Certo, il paragone, visti i nomi è quasi blasfemo ma se si guarda al modo in cui questi piccoli uomini mortali accarezzano quel pallone forse forse il paragone vien più che lecito.
Ma ogni favola necessita di sangue reale nel mezzo e così tra tanti piccoli folletti ecco il re Totò Di Natale e il principe delle meraviglie Alexis Sanchez. Il primo sfruttando la sua esperienza sta trasformando el nino in un grande campione al punto tale che ormai el nino maravilla vale più di una miniera d’oro. Il secondo dal canto suo resta umile, apprende, studia e cresce fin quasi a superare il suo maestro.
E così come in ogni favola che si rispetti ecco il nemico e questa volta il ruolo va al Cagliari di Cellino. Compatto, cinico e soprattutto sotto la guida di Donadoni ben lontano dalla rovina della retrocessione. La battaglia va in scena al Sant’Elia, ma la storia ha un copione già scritto. I folletti friuliani non conoscono sconfitta dal 19 dicembre, e non prende gol dal 2 febbraio. Ma non soo, lo score è quello che mette i brividi, è quello che ti fa tremare le gambe ancor prima di scendere sul campo di battaglia: 9 vittorie e solo 3 pareggi. Aggiungendo un piccola postilla alla storia: sarebbe prima in classifica se si tenesse conto solo del girone di ritorno.
Le storie però, per essere belle, per attirare l’attenzione anche di chi non è dotato di una fervida immaginazione ha bisogno di un’immagine e forse il gol di Alexis Sanchez è quella più appropriata.
La folgore Sanchez si abbatte sul Sant’Elia, un gol alla Messi, che denota così che il paragone con gli dei della Liga non è poi così azzardato. Una corsa inarrestabile che inizia dalla metà campo bianconera e che si conclude con il cileno che mette a sedere Agazzi e deposita il pallone in rete. Dritto per dritto, un treno, una freccia affonda la sua lama nella difesa di casa a suon di finte mentre tutto intorno cala il silenzio. E’ un gol straordinario, un gol che rappresenta al meglio la corsa della macchina perfetta dell’Udinese.
Poco prima era stato un altro piccolo sconosciuto a spalancare le porte che portava al cuore sardo. Cross dalla bandierina e un certo Benatia di testa, meglio di un ariete medievale, metteva il primo sigillo sulla gara. Poi questo di Alexis Sanchez e da qui in poi è solo accademia, e il Cagliari non può far altro che arrendersi all'evidenza.
Nella ripresa Sanchez e Di Natale confezionano a colpi di bacchette magiche il terzo e il quarto gol. Un triangolo letale che si chiude con il capocannoniere della Serie A che batte per la terza vola Agazzi e sigla il suo 200° gol da professionista.
Il 201° arriva poco più tardi e si materializza a colpi di bacchetta magica sul solito asse Sanchez- Di Natale. Un triangolo bello quanto lezioso che si conclude con il capitano friuliano che a porta vuota deposita la palla di piatto oltre la linea di porta. E’ il 4-0, è la conquista anche del Sant’elia e la favola continua…