Cagliari, scelto l’allenatore: torna Diego Lopez, bandiera dei sardi
Diego Lopez torna al Cagliari (contratto fino al 2019), toccherà a lui raccogliere il posto lasciato vacante da Massimo Rastelli esonerato dopo la sconfitta in casa (3-2) contro il Genoa. L'ufficialità ha dato il via al nuovo corso ma è nella serata di martedì che il nome del tecnico uruguagio – reduce dall'esperienza a Palermo – ha preso quota rispetto ad altri allenatori inseriti nella rosa dei candidati prese in esame (tra questi, Massimo Oddo e Giuseppe Iachini). Definito anche lo staff dei collaboratori – come riportato dall'Ansa su conferma della dirigenza sarda: Michele Fini, anch'egli ex rossoblù, lavorerà ancora a stretto contatto con Lopez che aveva affiancato anche a Bologna e più di recente in rosanero.
Cosa ha spinto il club a puntare su Lopez rispetto ad altri nomi? Anzitutto, la rescissione del contratto con i siciliani lo aveva reso immediatamente disponibile. Poi, cosa non meno importante, il fattore ambientale è stato determinante: l'ex calciatore sudamericano può essere considerato ‘di casa' nell'ambiente isolano. In Sardegna vi giunse nella stagione 1998-1999 (quando sulla panchina dei sardi c'era l'attuale ct della Nazionale, Ventura) e vi è rimasto per 12 stagioni fino a quando, 37enne, non ha appeso le scarpette al chiodo dopo ben 344 presenze e 9 gol con la maglia del Cagliari.
Un punto di riferimento e un'icona del calcio sardo. Conclusa la carriera di calciatore, Diego Lopez ha intrapreso quella di allenatore sempre sotto le insegne rossoblù: prima ha fatto gavetta tra le formazioni giovanili, poi ha compiuto il grande passo arrivando al timone della prima squadra dal 2012 al 2014. Addio al Cagliari e nuove esperienze lontano dall'isola a Bologna in Serie B e al Palermo in Serie A nell'annata peggiore dei rosanero. Adesso il ritorno sull'isola per dare una sterzata alla stagione a cominciare dalla prossima gara di campionato: domenica sera, ore 20.45, a Roma contro la Lazio.