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Cagliari, il razzismo si combatte con la poesia di Grazia Deledda

Il Cagliari dice no al razzismo. Dopo il caso dei “buu” razzisti rivolti a Lukaku nel corso dell’ultima sfida casalinga contro l’Inter, la società sarda ha deciso di intraprendere una bella e suggestiva iniziativa. In occasione dell’anticipo contro il Cagliari sarà distribuito un volantino in curva con la poesia di Grazia Deledda “Noi siamo sardi”. Un modo per lasciarsi alle spalle i brutti episodi del passato.
A cura di Marco Beltrami
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Il Cagliari dice no al razzismo. Dopo il caso dei "buu" razzisti rivolti a Lukaku nel corso dell'ultima sfida casalinga contro l'Inter, la società sarda ha deciso di intraprendere una bella e suggestiva iniziativa. In occasione dell'anticipo contro il Cagliari sarà distribuito un volantino in curva con la poesia di Grazia Deledda "Noi siamo sardi". Un modo per lasciarsi alle spalle i brutti episodi del passato

Cagliari-Genoa, volantino con poesia di Grazia Deledda per combattere il razzismo

A tutti i tifosi che entreranno allo stadio di Cagliari per assistere all'anticipo della 4a giornata contro il Genoa, sarà consegnato un volantino. La società ha deciso di far stampare la poesia "Noi siamo sardi" di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura nel 1926 e prima donna italiana a ricevere questo riconoscimento. Il tutto per cercare di sensibilizzare alcuni tifosi dopo l'episodio dei "buu razzisti" nei confronti di Lukaku in Cagliari-Inter. La società sarda ha inoltre comunicato: "Rispetto ed integrazione sono valori che da sempre fanno parte della nostra cultura. Difendiamoli tutti assieme con orgoglio. Aiutaci a far capire a chi dovesse tradire i nostri valori che questo non può essere il suo stadio. Siamo una Terra, un Popolo, una Squadra”.

La poesia Noi siamo sardi di Grazia Deledda

Questo il testo della poesia di Grazia Deledda: "Noi siamo sardi. Noi siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi".

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