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Cagliari, Donadoni porta Cellino in tribunale

Il tecnico reclama 250mila euro di stipendi non versati.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Roberto Donadoni porta il Cagliari in tribunale: il tecnico bergamasco, attualmente sulla panchina del Parma, aveva denunciato la società sarda presieduta da Cellino per il mancato pagamento di 250mila euro di stipendio. Ieri, dopo diversi rinvii, si è tenuto il primo atto della vicenda: la società sarda e Donadoni, ieri accompagnato dai suoi legali, Alessandro Calcagno e Paolo Busanca, possono ancora trovare un accordo conciliatore che eviti il processo davanti al giudice del lavoro Riccardo Ponticelli. C'è tempo fino alla prossima udienza, ma tutto lascia credere che si proseguirà per le vie legali.

I fatti. Estate 2011: Donadoni, subentrato a Bisoli il 15 novembre dell'anno prima, aveva portato i sardi ad una insperata salvezza, ed era così stato confermato per la stagione successiva, con Cellino che addirittura disse: "Lo terrei altri dieci anni". Non durerà 10 settimane. Durante il ritiro estivo, infatti, qualcosa si guasta: il tecnico entra in rotta di collisione con Cellino prima per la questione di mercato relativa a Suazo, ceduto a sorpresa al Catania, poi per un'intervista rilasciata a Repubblica senza il consenso della società. In breve, il rapporto si incrina e non riesce a ricomporsi: il 12 agosto 2011, nel bel mezzo del ritiro, Cellino lo esonera ed affida la squadra a Ficcadenti. Tecnico che però verrà esonerato a sua volta ad ottobre, con Cellino che pensa così di richiamare Donadoni, il quale rifiuta perfino la convocazione in sede. Il resto è storia nota: il 9 gennaio successivo firma per il Parma, dov'è ancora adesso. Ma all'appello mancherebbero ancora 250mila euro di stipendi: l'esito della vicenda si vedrà insommma nelle prossime settimane.

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