Cacciatore su Instagram: “Chiedo scusa, il mio gesto è sbagliato, non da professionista”
Fabrizio Cacciatore è stato il protagonista in negativo della sconfitta subita dal Chievo in casa contro la Juventus. Quel gesto plateale delle manette rivolto verso l'arbitro Maresca gli è costata l'espulsione e sicuramente gli costerà una pesante squalifica. Tre giornate, come accaduto in occasione di José Mourinho – che nel 2010 incrociò le braccia nei confronti di Tagliavento – e di Lorenzo Tonelli che nel 2016 – allora tra le fila dell'Empoli – protestò in maniera clamorosa dopo aver subito un cartellino rosso.

La notte porta consiglio e anche pentimento. E così il calciatore dei clivensi ha avuto modo di riflettere e sbollire l'adrenalina del match che gli ha giocato un brutto scherzo. Con quell'atteggiamento impulsivo ha di fatto agevolato la vittoria dei bianconeri, costringendo la sua squadra a disputare in 9 uomini l'ultima mezz'ora della partita e restringendo le possibilità di recupero. Nella prima mattinata di domenica Cacciatore ha pubblicato un messaggio sul proprio profilo Instagram per fare ammenda di quanto accaduto, chiedendo scusa ai tifosi del Chievo e a tutti gli sportivi.
Chiedo scusa pubblicamente per il gesto fatto è stato un enorme errore… chiedo scusa ai miei compagni, al mister, alla società, ai nostri tifosi e agli amanti del calcio. Sicuramente è un gesto sbagliato, da non fare, un esempio che un professionista non dovrebbe dare. Mi spiace aver messo in difficoltà i miei compagni che stavano lottando dal primo all’ultimo minuto… il mio è stato uno sfogo impulsivo e come giusto l'ho pagato caro… scusate.
Iniziativa lodevole, peccato però che non gli basterà per evitare la sanzione del Giudice Sportivo che dovrebbe infliggere a Cacciatore ben 3 giornate di squalifica a prescindere dall'ammenda che potrebbe aggravare la punizione.