Bundesliga, Liga, Premier, Serie A: quanto vale la (dura) legge del gol

C’è una ricetta precisa per trionfare in uno dei quattro campionati principali d’Europa? Prendendo in esame i freddi numeri si può notare che tutti i cliché delle varie competizioni sono rispettati con sistematica precisione. Niente copioni a braccio, tutto come da scaletta. Recita libera, questione di sfumature e d'identità tattica che ognuno interpreta alla propria maniera. La difesa è il punto di partenza per vincere in Italia, in Germania e anche in Premier League mentre il gioco offensivo è quello da prediligere per portarsi a casa il titolo di campione di Spagna. Poi arriva Ranieri e dall'altra parte della Manica qualcosa cambia… ma questo è il bello della diretta.
Bundesliga
Pep Guardiola, nel suo ultimo anno a Monaco, conquista il terzo titolo consecutivo vincendo con quasi 10 punti di distacco dal Borussia Dortmund. L’unica nota negativa di questo triennio della reggenza di Pep è la Champions League, viste le tre eliminazioni nel turno delle semifinali ma la vittoria del campionato può essere comunque un motivo di gioia per il club bavarese, che ha collezionato 27 vittorie, 4 pareggi e solo 2 sconfitte in 35 partite di campionato con 76 gol fatti e solo 16 subiti. Ancora niente da fare per il Borussia Dortmund, che dovrà accontentarsi del secondo posto in classifica.
Liga
Goal, goal e ancora goal. Barcellona, Real e Atletico hanno dato spazio alle loro bocche di fuoco e i dati sono evidenti. Se gli azulgrana e le merengues sono stati devastanti davanti con i due tridenti d’oro, i colchoneros di Diego Pablo Simeone sono la miglior difesa della Liga con soli 18 goal subiti. Le due linee perfette di difesa e centrocampo del Cholo hanno permesso di poter lottare fino alla fine del torneo per la vittoria Alle 87 reti della MSN, Zidane ha risposto con le 76 delle BBC. Uno vero scontro tra titani. Nonostante fino alla scorsa giornata le tre squadre erano nel giro di 2 punti, alla fine sembra che sarà il miglior attacco a portare a casa il titolo di campione di Spagna. Ma non è detta l’ultima.
Premier League
La favola del Leicester di Claudio Ranieri si fonda su dei principi calcistici italiani che hanno trovato in alcuni giocatori la loro perfetta interpretazione. Una linea difensiva praticamente perfetta, due ali molto diverse tra loro ma molto funzionali per l’equilibrio della squadra (Mahrez più offensivo di Albrighton) e due mediani che hanno macinato km per tutto l’arco della stagione. Non è un caso se Gary Lineker per descrivere N’Golo Kantè ha affermato: “Il 70% del pianeta è occupato dall’acqua il resto da Kanté”. Per quanto riguarda la fase offensiva Ranieri ha alternato Okazaki e Ulloa al fianco di Vardy: i primi due erano molto più dediti a “giocare con la squadra” e alle sponde mentre il "working class hero" era l’uomo che doveva buttarsi negli spazi e puntare la porta. Il mix perfetto che porta alla gloria.
Nonostante sia stato snobbato da molti, il Tottenham ha messo in mostra il gioco più divertente della Premier ma ha mancato gli appuntamenti più importanti e non vincerà il titolo pur essendo la squadra che ha segnato di più e ha subito meno reti di tutta la lega. Finora.
Serie A
Nonostante la partenza con l'handicap, la Juventus è riuscita a conquistare il quinto titolo nazionale grazie ad una lunga rincorsa cominciata nel derby con il Toro del primo novembre 2015 e conclusasi con la, sofferta, vittoria a Firenze. La squadra di Allegri, dopo aver sbandato nelle prime giornate si è ricomposta e grazie ad una grande solidità difensiva e alla verve di Dybala e Pogba ha schiantato la concorrenza con la forza di un carrarmato.
Due curiosità che portano allo stesso punto centrale sul nostro campionato, di cui si discute da anni, riguardano i numeri d'attacco delle prime tre: la Roma è la squadra che ha segnato di più di tutte mentre il Napoli ha tra le sue fila il capocannoniere della Serie A (Higuain ha segnato 33 goal sui 76 totali della squadra di Sarri). La Juve, pur essendo il terzo attacco della lega e potendo sfoggiare il secondo miglior attaccante del torneo (Dybala, 16 goal) ha portato a casa il titolo, evidentemente, con la solidità e la compattezza difensiva.
I numeri sono tutto?
Facendo un discorso "da campo" e meno basato sui numeri, di tutte le squadre che hanno vinto i titoli nelle rispettive nazioni possiamo dire che il Bayern Monaco è l’unica squadra che ha la stessa mentalità offensiva delle due super potenze spagnole, dove il trono di campione è ancora in ballo, ma non ha i top player dello stesso calibro che hanno segnato goal a grappoli e stanno inanellando record su record nelle rispettive compagini. I meriti di questi fantastici calciatori vanno assolutamente messi insieme ai demeriti delle difese spagnole che definiremo “ballerine” per indiscussa simpatia. D’altra parte, però, bisogna sempre ricordare che tre squadre spagnole rappresentano la Liga nelle finali delle competizioni europee: il Siviglia è tra le due contendenti dell’Europa League per il terzo anno di fila (l’altra è il Liverpool) mentre in Champions League ci sarà il derby di Madrid per la seconda volta in tre anni.
Le mani di Suarez sulla “Scarpa d’oro”
Altro discorso molto significativo riguarda i calciatori che fanno più reti nei rispettivi campionati e del vincitore della Scarpa d’Oro. Il riconoscimento calcistico conferito al giocatore che durante la stagione calcistica europea ha ottenuto il miglior punteggio calcolato moltiplicando il numero di reti messe a segno in partite di campionato vede Luis Suarez davanti a tutti a quota 37 gol e alle sue spalle ci sono Gonzalo Higuain e Cristiano Ronaldo con 33 reti. L'uruguagio è a 74 punti in questo momento mentre i due inseguitori sono fermi a 66.
Higuain, super bomber senza scudetto
Una riflessione sul centravanti del Napoli e più in generale sui bomber europei va fatta: nonostante abbia segnato 33 reti in 34 presenze non è riuscito a riportare il titolo nella città partenopea e questo fa capire quanto è importante la fase difensiva in Italia ma una domanda sorge spontanea: quanti gol sarebbero capaci di realizzare i bomber delle big d'Europa nel nostro campionato? Si dice sempre che il campionato spagnolo sia meno competitivo di quello italiano e che i grandi cannonieri farebbero fatica in Serie A però, in Europa, abbiamo "un’egemonia spagnola" che dura da anni. Dove sta la verità?