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Bundesliga, Bakalorz minacciato di morte per il fallo su Reus

Il giocatore del Paderborn sta vivendo un vero e proprio incubo dopo il fallo killer su Reus costretto ad un lungo stop.
A cura di Marco Beltrami
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A Marvin Bakalorz non sono bastate le scuse a Reus, peraltro accettate, per evitargli di finire nell'occhio del ciclone. Il giocatore del Paderborn colpevole di aver letteralmente azzoppato la stella del Borussia Dortmund e della Nazionale tedesca sta vivendo ore difficili dopo il brutto fallo che ha provocato una lesione ai legamenti della caviglia dell'attaccante giallonero. "Mi sento male. Non volevo ferirlo, Reus è un mio amico. Marco è stato carinissimo. Non solo le ha accettate, ma mi ha fatto capire di apprezzarle”. Se Reus ha metabolizzato il tackle dell'ex compagno che lo costringerà ad un lungo stop, è incontenibile la furia dei tifosi del Borussia che hanno puntato il dito contro Bakalorz che per l'intervento è stato appena ammonito. Il calciatore del Paderborn, dopo essere stato costretto a lasciare lo stadio accompagnato da guardie del corpo, è finito al centro anche di un vero e proprio processo mediatico che lo ha costretto ad asserragliarsi nella sua abitazione dopo ave ricevuto addirittura minacce di morte, prendendo parte agli allenamenti solo sotto scorta. Bakalorz attraverso il suo profilo Facebook si è lasciato andare ad un vero e proprio sfogo dichiarando: "State vedendo tutti quello che stanno facendo i media. Non ho bisogno di commentarlo. Non cambierò il mio modo di giocare. Sono un centrocampista, per rubare i palloni devo essere pronto al contatto fisico. Gli esperti di calcio, gli ex giocatori, mi danno ragione, i media e i tifosi certe cose non le capiscono”.

L'imperativo è abbassare i toni

La situazione di Bakalorz richiama alla memoria quanto accaduto a Zuniga dopo il fallo in Brasile-Colombia che mise ko la stella Neymar. Il tecnico del Paderborn, ha invitato tutti ad abbassare i toni, per evitare che la situazione degeneri. Queste le sue parole a Kicker: “Un giocatore, un uomo, non può subire una gogna mediatica del genere. In tutta la partita ha commesso due falli. In società gli siamo tutti vicino, e anche i nostri tifosi non lo stanno lasciando solo. Mi sento male per Marvin. Non si può pretendere che ogni giocatore sia in grado di sopportare centinaia di offese. Non tutti hanno una stabilità mentale in grado di sopportare tutto questo. Io sono di Hannover, e sono legato a doppio filo con alcuni episodi tragici che sono successi in passato e che qualcuno forse ha già dimenticato".

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