Buffon ‘vecchio’? Sì ma a questa Italia serve ancora. E vi diciamo perché
Il migliore in campo tra gli azzurri in Argentina-Italia? Proprio colui il quale non sarebbe dovuto essere del match, ovvero Gigi Buffon. Il portiere bianconero che dopo il flop della mancata qualificazione ai Mondiali è tornato sui suoi passi rispondendo "presente" alla convocazione del neo ct Di Biagio, si è rivelato un vero e proprio muro nella prima frazione di gara, prima di arrendersi della ripresa a Banega e Lanzini, autori dei gol del decisivo 2-0 per l'Albiceleste. Una situazione che ha confermato che questo Buffon, nonostante le 40 primavere, serve ancora alla nostra Nazionale.
Buffon super in Argentina-Italia
Nello scialbo primo tempo di Argentina-Italia, ci ha pensato Buffon con i suoi guantoni ad evitare lo svantaggio agli azzurri. Oltre a disinnescare i ripetuti tentativi di cross dalla sinistra dello scatenato Di Maria, il portiere della Juventus si è messo in mostra per 3 ottimi interventi. Prima su un gran colpo di testa di Otamendi, poi su una conclusione di prima intenzione di Tagliafico e infine sul suo amico e compagno in bianconero Higuain.
L'intervento di Buffon su Higuain e l'abbraccio con il Pipita
Proprio nel finale di frazione, Buffon da distanza ravvicinata con un riflesso ha detto di no al Pipita, allargando la manona sinistra e rallentando la sfera poi rinviata da Bonucci. Il bomber dunque ha trovato di fronte un muro e prima di scendere negli spogliatoi si è reso protagonista di un bell'abbraccio con Buffon, con tanto di sorrisi e probabilmente battute.
Il peso specifico di Buffon e i richiami ai compagni
Oltre agli interventi, Buffon si è fatto sentire spesso e volentieri in campo. D'altronde il portiere è tornato a vestire l'azzurro proprio per dare il suo contributo in questo nuovo e "giovane" gruppo che dovrà cancellare la delusione per la mancata qualificazione a Russia 2018. Tanti i richiami ai suoi difensori e non solo: le telecamere hanno immortalato per esempio, un rimprovero a Verratti reo di un atteggiamento troppo morbido che ha permesso agli avversari di dare il la ad un azione pericolosa.
Buffon serve ancora all'Italia
Nella opaca serata di Manchester dunque, Buffon si è confermato una certezza. Un monolite che potrebbe rivelarsi importante per il futuro di una squadra che dovrà iniziare un nuovo percorso, anche a suon di sperimentazioni, innovazioni e salutari sconfitte. Il contributo del portiere sia dal punto di vista tecnico che caratteriale può essere dunque importante, soprattutto alla luce del maggior numero di giovani che nelle prossime partite potrebbe essere gettato nella mischia da Di Biagio o dal suo successore.
Le scelte di Buffon sul suo futuro alla Juve e in azzurro
Tra il dire e il fare però c'è di mezzo proprio Buffon. Già perché sarà proprio il portiere a decidere il suo futuro. Dopo l'amichevole con l'Inghilterra, e il finale di stagione con la Juventus toccherà al portiere sciogliere i dubbi sulle sue volontà. Tutto lascia presagire un ritiro, a meno di un successo dei bianconeri in Champions che allungherebbe la carriera di Gigi di un'altra annata con la volontà di giocare il Mondiale per club. Attenzione però perché con un Buffon così è lecito pensare anche ad una prosecuzione a prescindere dai risultati bianconeri. E poi in azzurro si sa, quando i ct chiamano Buffon risponde "presente" e un futuro da dirigente forse può ancora aspettare.