Buffon: “Per me Totti è ancora oggi un giocatore della Nazionale”
Giovedì, Gigi Buffon sarà in campo per la centoventicinquesima volta con la maglia della Nazionale. Il capitano dell’Italia in Svizzera sfiderà una delle poche squadre che, lui, non è riuscito a battere. Perché l’Italia non supera il Brasile dal 5 luglio 1982, quel giorno Pablito realizzò tre gol a Leao. Contro la Selecao gli azzurri hanno perso, senza mai segnare, due volte nel 2009. A Ginevra gli azzurri studieranno la squadra di Scolari, che sarà sulla strada agli azzurri anche nella Confederations Cup:
La presenza di tanti ragazzi nuovi ci fa sperare per il futuro, è un ricambio importante per la Nazionale. Fino a qualche anno fa era un problema, adesso è in via di risoluzione. Con il Brasile si non vuole mai fare brutta figura. Questo test è stimolante, tra tre mesi giocherà la Confederations Cup e lì dobbiamo puntare alla vittoria.
Il portiere della Juventus ha parlato anche di Francesco Totti, che lui rivorrebbe in azzurro:
Sulle decisioni di un allenatore lo spogliatoio non dovrebbe dire niente. Poi, nel caso specifico, per me Totti è ancora oggi uno della Nazionale. Con qualcuno di noi ha condiviso fino dalla Under 15 questa avventura. La risposta di Prandelli è intelligente: se uno come lui, con il suo talento, la sua classe, la sua caratura sarà il prossimo anno su questi livelli, perché preludere la Nazionale a chi può farti vincere la partita? Francesco sta scrivendo la storia del calcio italiano, nel presente e nel passato prossimo.
Buffon ha regalato parole dolci ad Antonio Conte:
Non voglio fare paragoni con Lippi, ma sicuramente Conte è il miglior allenatore in circolazione. Le sue conoscenze e il suo linguaggio calcistico sono universali: farà dare il massimo a qualunque tipo di giocatore perché tra le sue qualità c’è quella di trasmettere forti motivazioni.
Il più forte portiere degli ultimi trent’anni è favorevole ai blocchi in Nazionale:
La Juve ha una comunità molto numerosa di italiani e visto che veniamo da due anni molto buoni ed è logico che ci sia una folta rappresentanza in Nazionale. Anche il Milan ha sempre basato i suoi successi su uno zoccolo duro italiano e la rifondazione che sta facendo, impostata sui giovani, è di stampo italiano. Trovo logico che in Nazionale ci siano le basi di queste due squadre.
