Buffon para il fallimento della Zucchi, ma perde i 20 milioni investiti nel 2010

Con il pallone tra le mani è il numero uno, dietro ad una scrivania gli manca ancora qualcosa. Spesso è questione di fortuna, a volte di investimenti sbagliati. Dura è la vita del calciatore che prova a cimentarsi nel ruolo dell'imprenditore. Da oggi lo può affermare anche Gianluigi Buffon che, in attesa del terzo figlio, ha passato le feste di Natale ripensando all'investimento andato in fumo per la maggioranza della Zucchi: importante impresa tessile italiana, fino a qualche giorno fa nel portafoglio del portiere bianconero dopo l'acquisto (nel 2010) del 56% delle azioni societarie. Complice una situazione economica difficile e per evitare la messa in liquidazione della stessa, le parti hanno raggiunto nella notte dell'antivigilia di Natale un accordo con le banche creditrici per la ristrutturazione del debito.
Gli affari di Gigi – Una decisione che ha favorito l'ingresso nella Zucchi di un nuovo socio di maggioranza (i francesi di Astrance) e fatto crollare al 15% le quote azionarie del portiere della Juventus. A conti fatti, Buffon ha visto così evaporare i 20 milioni immessi nell'azienda nel corso degli ultimi cinque anni. Un investimento che non ha generato nessun ritorno per il capitano della Nazionale di Antonio Conte. Dopo l'accordo, che ha fatto volare il titolo in borsa, Buffon si augura ora che il nuovo corso francese possa aiutare l'azienda a riprendersi e a generare nuovamente profitti. In quel caso, il fondo d'investimento "Gem global yield", già legato a Zucchi dallo scorso anno, tornerebbe a immettere risorse nell'azienda aiutando anche lo stesso Buffon a rientrare in parte delle perdite dell’operazione. Il numero uno della squadra campione d'Italia, non è nuovo a investimenti al di fuori del campo da gioco. Oltre al 30% della Carrarese calcio s.r.l., il calciatore possiede l'Hotel Stella della Versilia, a Marina di Massa, è una società attiva nel real estate, la Gvg Immobiliare srl.