Buffon: “Monaco come il Barça. Mbappé è il nuovo Henry”
Archiviata la sfida contro l’Atalanta, in casa Juventus è tempo di concentrarsi per la sfida d’andata delle semifinali di Champions. Martedì sera i bianconeri scenderanno in campo in casa del Monaco, con la speranza di mettere in discesa il discorso qualificazione. Guai a sottovalutare la squadra di Jardim protagonista finora di una stagione eccezionale, e capace di giocare un calcio offensivo e divertente sfruttando i tanti gioielli a disposizione.
Il retroscena di Buffon sul Monaco
Lo sa bene Gigi Buffon che intervenuto ai microfoni del sito ufficiale del massimo organo calcistico europeo Uefa.com ha rivelato un retroscena sui prossimi avversari: "Verso il 30’ della partita che giocarono con il City in trasferta, mandai un messaggio a un mio dirigente dicendogli: ‘Guarda che questi possono arrivare in finale, sono fortissimi'. Questo ti fa capire quanto li rispettiamo e il loro valore. Non sono una squadra arrivata in semifinale per caso".
Monegaschi come il Barça
Alla vigilia del sorteggio delle semifinali, il portiere della Juve dichiarò di aver preferire Monaco o Real al posto dell’Atletico. L’urna lo ha accontentato, anche se per il campione bianconeri i monegaschi valgono quanto il Barça: "Giocano un calcio molto propositivo, vivace, è una squadra brillante, una squadra fisica, che ha qualità e in alcuni elementi anche tanta esperienza. Sappiamo che se vogliamo guadagnarci un’altra chance per vincerei la Champions dobbiamo superare un altro ostacolo che sul campo è duro quanto il Barcellona. Poi magari a livello di notorietà non viene considerato come il Barcellona. Il problema è che il campo ha detto di sì".
Buffon-Mbappé, sfida generazionale
Finora la Juventus ha subito solo 2 gol in Champions, mantenendo la porta inviolata nel doppio confronto con il Barcellona. Ecco allora che la sfida tra il reparto arretrato bianconero e l’attacco del Monaco accende la vigilia. Attenzione in particolare al gioiellino Mbappé, che a suon di gol sta conquistando la scena e le attenzioni dei top club europei. Buffon si prepara ad una nuova sfida “generazionale”: "E’ del 98 vero? Avevo fatto già il Mondiale in Francia quando è nato. E’ il bello della vita, il bello di essere longevi. Il poter incontrare ragazzi che non erano ancora nati quando tu avevi già una parte di carriera vissuta alle spalle. Facevo due pensieri l’altro giorno, sono riuscito a collegare quasi tre generazioni. Giocavo con quelli nati negli anni '50 e '60 e finirò con quelli nati dopo il 2000. E’ un arco temporale enorme. E' molto stimolante, sapere di giocare contro i futuri Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar. Magari tra 10 anni, quando avrò smesso, questi saranno dei campioni affermati e avrò sempre il ricordo di averli affrontati all’alba della loro carriere".
Il nuovo Henry
Mbappé ha stupito il numero uno della Juve che rivede in lui le movenze del suo predecessore Henry: "Mbappé è un talento incredibile, mi sembra anche un ragazzo a posto, un ragazzo per bene e questo lo aiuterà molto nella sua carriera che gli auguro di essere davvero luminosa. Se lo sarà, non avrà questa esigenza così forte di passare il turno contro di noi. Avrà tante altre possibilità in futuro di vincere questo trofeo. Henry? Certo, le caratteristiche sono simili. Il giocare con il Monaco agli inizi della carriera, questa corsa molto facile, snella, elegante che ha. Probabilmente, a questa età ha una facilità ancora maggiore di andare a rete. Segna in quasi tutte le partite con una costanza incredibile e sai quando si è giovani per me non è facile avere questo cinismo e questa lucidità sotto porta".
La difesa della Juve è pronta
Mbappé e i suoi compagni di reparto dovranno vedersela con la solidità della difesa bianconera. Una sfida intrigante per Buffon: "Tutti gli elementi di una sfida sportiva sono decisivi. Sicuramente l’esperienza è un ingrediente che peserà anche in questa gara. Ma potrebbe pesare anche l’entusiasmo e la follia della gioventù che hanno loro. Potrebbe non attanagliarli e farli giocare la gara con entusiasmo e poca coscienza. Cosa che in gare molto tirate ti può aiutare".