Buffon, mister clean sheets. Miglior portiere a 40 anni, chi raccoglierà la sua eredità?
Oggi Gianluigi Buffon ha giocato la sua ultima partita in serie A. Questa che dovrebbe essere una giornata che invita solo al ricordo della sua straordinaria carriera, invece è una giornata che pone tantissimi dubbi sul futuro. Buffon a 40 anni suonati questa stagione è stato ancora una volta il miglior portiere del campionato: lo dicono i numeri, le scelte degli allenatori della Juve e della Nazionale che si sono affidati a lui nei momenti più importanti della stagione; lo dice anche l’atteggiamento della Juventus la cui regola non scritta è sempre stata quella di accompagnare con poca delicatezza alla porta i calciatori che ormai non avevano più da dare o comunque da sostituire con campioni più giovani. Un esempio molto recente è quello di Alessandro Del Piero.
Di Buffon invece la Juve ha fatto fatica a rinunciare perché è ancora un calciatore che sposta gli equilibri e serve per raggiungere gli obiettivi stagionali.
I numeri di Buffon. Possiamo dire senza dubbio che Buffon è l’unico calciatore over 35 nella storia del campionato italiano ad essere stato ancora il migliore nel suo ruolo. Questo dice quanto è stata straordinaria la carriera del portiere di Carrara, ma lancia un’ombra scura sul calcio italiano: non abbiamo un portiere, italiano o straniero che sia, al suo livello e questo è una delle tante evidenze di come è caduta in basso l’intera serie A. Ha mantenuto la porta inviolata in 300 delle 655 partite disputate con la maglia della Juventus. E' il portiere con più presenze: 639. In questo campionato Buffon aveva giocato 20 partite, totalizzando 1913 minuti, mentre in Champions League ne ha giocate 9 per 810 minuti. I gol subiti sono 14, 0,7 a partita con una media voto di 6,40 e un rigore parato. Se lo compariamo a quelli che dovrebbero essere i suoi successori con la Juve e in Nazionale vediamo che Szczesny ha giocato 17 partite ma contro alcune delle squadre peggiori del campionato, subendo 9 gol, 0,5 a partita senza nessun rigore parato e una media voto di 6,15. Donnarumma ha giocato 37 partite con 41 gol subiti, 1,11 a partita e una media voto di 6,07. Buffon è evidentemente il miglior portiere in circolazione in Italia.
Le scelte. Oltre i numeri anche le scelte di Allegri e degli allenatori della Nazionale hanno certificato che Buffon è ancora indispensabile. Senza il problema muscolare che per un periodo della stagione lo ha fermato, con la Juve ha giocato tutte le partite di cartello, tranne quella a Genova con la Sampdoria, persa 3-2, e l’ultima a Roma a scudetto ormai praticamente acquisito. Se in Nazionale Ventura lo ha fatto prevedibilmente giocare nelle due sfide contro la Svezia, il ct ad interim Di Biagio lo ha richiamato, dopo che in diretta televisiva aveva affermato che il futuro non era più suo, un po’ perché voleva che Buffon non finisse la sua carriera con l’Italia con una sconfitta storica e un po’ perché per giocarsi la sua chance al massimo aveva bisogno del portiere migliore da schierare.
Il comportamento della Juve. Un terzo segnale chiaro di quanto Buffon è ancora considerato nel calcio italiano è stato l’atteggiamento della Juventus in relazione alla fine della sua carriera almeno italiana. Del Piero fu liquidato senza tante remore molti mesi prima della fine della stagione in una riunione degli azionisti e nella storia la Juve è ormai famosa per come ha accompagnato alla porta i campioni che l’hanno resa grande, da Tardelli a Paolo Rossi, passando anche per Zidane e Inzaghi. Per Buffon c’è stato un lungo periodo di riflessione perché sia la parte sportiva che quella dirigenziale sanno quanto è importante Buffon in mezzo al campo.
Queste tre considerazioni formano un quadro fosco per il nostro calcio. Buffon quarantenne è il miglior portiere in Italia e nel suo campionato. Al netto dell’eccezionalità di Buffon che può essere tranquillamente considerato il miglior portiere di sempre, cosa è successo alla nostra “produzione” e “coltivazione” del talento calcistico in questi anni? E più nello specifico, cosa è successo alla nostra tradizione nell’avere alcuni dei migliori portieri della storia? Forse la risposta è guardare più avanti, ai semi gettati alcuni anni fa da persone come Arrigo Sacchi in Nazionale che in questi giorni ci danno una Nazionale Under 17 in finale agli Europei e buone opportunità anche per l’Under 19. Il presente è scuro, ma il futuro può essere luminoso.