Buffon: la madre alluvionata, salva la sua prima maglia azzurra

Il maltempo continua a tenere con il fiato sospeso migliaia di italiani. Tra di loro c'è anche Gigi Buffon, colpito personalmente dall'esondazione del torrente Carrione, in quel di Carrara. Tra gli alluvionati di Marina di Carrara, infatti, figura anche Maria Stella Masocco, ex campionessa italiana nel lancio del peso (primatista dal 1972 al 1989) e madre del portiere della Juventus e della Nazionale. La donna, che abita nella zona rossa a ridosso del torrente, ha dovuto spostarsi al piano superiore della sua abitazione, dopo che la furia dell'acqua le aveva invaso il piano terra, rovinando mobili e cimeli calcistici appartenuti al figlio. Parte della collezione di magliette, indossate da Buffon nella sua carriera, sono infatti andate distrutte. A fatica, la signora Maria Stella è riuscita a mettere in salvo quella più importante: la numero 22 della Nazionale, la prima maglia azzurra di Gigi. Una situazione difficile per tutti gli abitanti di Marina di Carrara, raggiunti oggi da un nuovo ordine di evacuazione firmato dal sindaco Angelo Zubbani che, fino ad ora, ha già fato evacuare 500 persone.
L'aiuto della Carrarese Calcio – In un momento drammatico come questo, il calcio ed i suoi tifosi posso diventare importanti. E' quello che ha pensato anche la società di cui Buffon è stato socio e proprietario unico. La Carrarese Calcio 1908 ha infatti comunicato che, in occasione del match casalingo contro la Pro Piacenza (sabato 15 novembre alle 17:00), l’intero incasso sarà devoluto in beneficenza in favore della popolazione di Carrara, duramente colpita dall’alluvione. Un'iniziativa subito "ritwittata" da Buffon, attraverso il suo account ufficiale: lo stesso che, poche ore prima, aveva ospitato le immagini della premiazione dello "Juventus Stadium". Al portiere bianconero, infatti, Andrea Agnelli ha voluto donare una medaglia speciale: quella per le 500 presenze nel club piemontese. Un traguardo storico che Gigi ha festeggiato, regalando la sua maglietta al presidente del J-Museum, Paolo Garimberti. Dopo quello messo in salvo dalla mamma, un'altro importante cimelio da custodire gelosamente.