Buffon: “Messi? In italia nessuno come lui”. Nemmeno Dybala
Una Juve "ammaccata", ma pronta a rialzarsi subito. Gigi Buffon torna a parlare dopo Barcellona-Juventus e lo fa in una lunga intervista sul sito ufficiale del club bianconero. Il portiere dopo il ko del Camp Nou, ha analizzato con lucidità il momento dei bianconeri dimostrandosi però pronto, come tutta la squadra, a metabolizzare il risultato e rialzare la testa. Tanti i temi affrontati dal portierone della nazionale che è partito proprio dai 90′ del Camp Nou.
Juve ammaccata ma pronta a rialzarsi, parola di Buffon
Il 3-0 contro i blaugrana a giudizio del portiere è stato un risultato troppo pesante: "Sì, siamo un po' ammaccati: per chi è abituato a vincere e ad essere protagonista in positivo, arrivare da una trasferta così è qualcosa che infastidisce. Mi ha sorpreso la rotondità del risultato, che obiettivamente non lascia spazio ad altro tipo di repliche, ma credo sia stato troppo sonoro per il tipo di gara che abbiamo fatto nel primo tempo e per come tenevamo il campo". E' grande comunque la voglia di rifarsi, e di dimostrare tutto il valore della Juventus: "È comunque positivo che si provi fastidio: le squadre e gli uomini forti devono dimostrare di esserlo quando si superano le difficoltà e la partita col Sassuolo ci servirà per ripartire con rinnovata fiducia, compattezza e tempra da Juve".
Buffon in sintonia con Allegri
Nessun dramma dunque per la sconfitta su uno dei terreni di gioco più difficili del mondo per Buffon che si dimostra in sintonia con Allegri nell'analisi dei motivi della sconfitta: "Perdere a Barcellona ci sta, è quel genere di partite in cui può succedere. La Juve del primo tempo, che ha messo in campo determinate qualità, è una Juve che fa gara con tutti, col Barcellona, col Real Madrid, col Bayern Monaco. Quella del secondo tempo, che per ambizione ed impeto di voler recuperare la partita, apre così tanto le proprie maglie, invece è una Juve che perde inevitabilmente questo genere di partite. La strategia nel calcio conta, così come l'intelligenza e l'umiltà: se giochi contro una squadra più forte, fai fatica a vincere con un calcio propositivo. La nostra colpa è stata non aver capito nel secondo tempo che avremmo dovuto continuare a fare, come aveva detto il mister, tutto quello che avevamo fatto nella prima frazione. La partita di domenica col Sassuolo ci servirà per ripartire con rinnovata fiducia, compattezza e tempra da Juve".
Messi non è giocatore normale, Buffon esalta la Pulce e Ronaldo
E in Barça-Juve è arrivato anche il primo gol a Buffon di Messi. Un calciatore di un'altra categoria secondo Buffon che ha dichiarato: "Non dico che fosse inevitabile, però, considerata la frequenza con la quale segna, già aver fatto quattro partite senza aver preso gol da lui era stato un piccolo record. Quando ci giochi contro e vedi la cattiveria e la rabbia con la quale fa determinati movimenti, con la quale prepara il tiro e scaglia il pallone, capisci che si tratta di un giocatore di un'altra categoria. Quando calcia uno come lui o come Cristiano Ronaldo, ti accorgi che il peso della palla è diverso rispetto a quella calciata da un giocatore "normale": a fine partita gli ho fatto i complimenti con grande sportività. Noi della Juve che abbiamo avuto spesso la fortuna di giocare contro campioni del genere, dobbiamo capire che cosa significa davvero affrontarli: spesso in Italia non abbiamo davvero la percezione dei livelli"
Juve protagonista in Italia e in Europa
Buffon crede nella Juventus che a suo giudizio è cresciuta nei singoli rispetto alla scorsa stagione. E' una squadra che potrà dire la sua anche in Europa: "Sono convinto e fiducioso: abbiamo un bel gruppo, uno spogliatoio e una squadra forte, che ci permetterà di essere protagonisti in Italia e, a certe condizioni, anche in Europa. Fra noi tre portieri c'è una grande sintonia e un gruppo di lavoro fantastico. La Juve ha mantenuto una straordinaria forza di squadra e nei singoli è anche migliorata, come qualità e quantità. Quello che deve stimolare tutti noi è la capacità di saper soffrire e di leggere le partite, per capire cosa c'è davvero da fare in determinati momenti. Se riuscissimo ad evolvere da questo punto di vista, faremmo un notevole passo in avanti".
Buffon difende Dybala e Higuain
E a proposito dei singoli il numero uno della Juve e della Nazionale italiana ha difeso a spada tratta Dybala e soprattutto Higuain, protagonista di un momento no: "Già l'anno scorso avevo classificato Dybala tra i primi cinque nel mondo, e in certi momenti non avrebbe sfigurato neanche tra i primi tre. Confermo questo giudizio su di lui, al di là del fatto che uno possa fare un po' meglio o un po' peggio nella singola partita, soprattutto considerato che a Barcellona la Juve in toto non ha brillato e non gli ha permesso di sfoderare la migliore delle prestazioni. Siccome ho giocato con e contro tanti grandi giocatori, posso dire che Paulo fa parte della cerchia dei grandi campioni. Higuain? Mi fa molto piacere vedere che Gonzalo non accetti di perdere, che non accetti di vedere se stesso e la Juve non riuscire ad esprimersi al massimo delle proprie potenzialità. Questo mi piace, perché solo attraverso questi passaggi uno può cercare di migliorarsi e portare qualcosa di diverso e costruttivo per se stesso e per la squadra".
Le doti speciali di Bentancur
Parole importanti anche per Bentancur che a giudizio di Buffon ha doti fuori dalla norma: "Rodrigo non è assolutamente una sorpresa per noi che lo vediamo tutti i giorni: pur essendo molto giovane, è un ragazzo molto intelligente che dà totale affidabilità dal punto di vista tecnico e tattico e da quello della tenuta psicologica, perché, seppur, in un altro campionato, era abituato a giocare partite con pressioni importanti. È un giocatore che fa diventare semplice e fluida ogni palla ed ogni giocata, questo significa che Madre Natura gli ha dato qualcosa di diverso da tutti gli altri".