Buffon elegge Cr7 il più forte di sempre: “E’ pragmatico e cinico, un killer del gol”
Gigi Buffon si prepara all'addio al calcio, che forse rimanderà ancora per una stagione. Ma i titoli di coda sono oramai ad un passo. Deciderà anche il finale con la Juventus e le motivazioni che avrà ancora per scegliere cosa fare da ‘grande'. Intanto, il film dei ricordi è già attivo da diversi mesi e Superman si racconta anche al sito ufficiale dell'UEFA ripercorrendo le parti più importanti della sua carriera, non solo in bianconero. Con compagni e avversari da ricordare e partite che ne hanno segnato i momenti più significativi.

Le partite contro il Real in Champions
Ovviamente il pensiero principale va alla Juventus, la squadra con cui ha vinto moltissimo e con cui chiuderà la carriera calcistica. I ricordi sono moltissimi e legati ai confronti internazionali soprattutto con la Champions League. In cui le sfide col Real Madrid la fanno da padrone: "Le partite cui sono più legato sono soprattutto le sfide contro il Real Madrid sia del 2003 che del 2015 al di là degli esiti finali".
La finale di Berlino 2006
In campo internazionale c'è ovviamente il top assoluto che è rappresentato dalla finalissima mondiale con l'Italia di Marcello Lippi. Un'acme assoluta personale e professionale mai più raggiunta. E la finale di Berlino è per Gigi Buffon il ricordo più importante: "Germania-Italia del Mondiale 2006 è certamente la partita più bella della mia carriera, in assoluto".
Il trio delle meraviglie: Pinturicchio, Trezegol e Superpippo
E poi tanti giocatori, dai compagni di sempre della Juventus agli avversari e colleghi con cui ha condiviso tributi e conteso allori. Da Chiellini a Casillas, da Del Piero a Trezeguet per finire a Cristiano Ronaldo. Buffon ha ricordi per tutti, nessuno escluso.
Inzaghi, Trezeguet e Del Piero sono tre icone del calcio nazionale e mondiale, Pippo e Trezeguet a differenza di Del Piero erano dei veri e propri killer dell'aria di rigore. Ale aveva più qualità, aveva bisogno di spazio per dimostrare la tecnica che lo ha accompagnato ed è riuscito ad incantare le grandi platee
Il killer Cr7
Di Ronaldo ho una stima illimitata, nel tempo ha saputo migliorarsi, lo ammiro tanto perché è una persona pragmatica e lucida in ciò che fa, in questi anni ha dimostrato di essere intelligente, ha cambiato la sua posizione, spende meno energie di prima ma è davvero chirurgico, sotto porta è davvero un killer. Con quella lucidità, quel cinismo ho visto solo Trezeguet.