Buffon contro il Var: “Non mi piace, mi sembra di giocare a pallanuoto”
Sono bastati pochi giorni, e altre tre decisioni prese a Genova e Benevento, per far cambiare idea a Gigi Buffon. Se dopo il match con il Cagliari il capitano bianconero aveva dato il benvenuto al Var, a margine della sfida del "Ferraris" il portiere della Juventus ha invece cambiato parere in modo drastico. Nel match di Marassi, infatti, la tecnologia video è stata decisiva in entrambi i rigori fischiati da Banti: "Cosa penso del Var? Cosi' non mi piace, se ne sta facendo un uso spropositato e sbagliato – ha dichiarato Buffon, davanti alle telecamere di Sky – Non ci si può fermare ogni tre minuti, sembra di giocare a pallanuoto. Ci avevano detto che serviva per i casi eclatanti, ma ora stanno controllando anche l'unghia schiacciata e il dito nell'orecchio. Questo non è calcio, è pallone da laboratorio".
Buffon ci mette la faccia
Dopo due giornate di campionato, il processo al Var pare già cominciato. Nonostante le parole di circostanza di tutti i protagonisti del nostro pallone, il fastidio per la nuova tecnologia sembra montare ogni giorno di più. Se prima erano i tifosi a lamentarsi per un rigore non concesso, adesso sono direttamente i calciatori a polemizzare contro il tanto decantato Video Assistant Referee: "Bisogna liberare gli arbitri dal mostro – ha continuato Buffon – anche per poter valutare serenamente la bravura di un direttore di gara. Nel calcio non tutti i contatti sono da rigore e lo dico mio malgrado, da portiere di una squadra che vince e attacca spesso. Lo scorso campionato abbiamo avuto tre rigori a favore, quest’anno arriveremo a 55, ma questo non è più calcio. Se penso che il Var sia inutile? È uno strumento che, adoperato con parsimonia, può dare ottimi risultati e fare il bene del calcio. Ma così non mi piace, è brutto".