Bucarest piange Ekeng e accusa: a bordo campo mancava il defibrillatore

Non è certo un bel momento per la Dinamo Bucarest e per i suoi tifosi. La morte di Patrice Ekeng, deceduto in ospedale dopo che si era accasciato al suolo privo di sensi a causa di un problema cardiaco, ha infatti gettato nello sconforto tutto il calcio rumeno e riportato alla luce il problema legato all'effettiva idoneità di molti protagonisti del calcio. A rendere ancor più triste e amaro il "day after" della scomparsa del 26enne camerunese, arriva un'ulteriore notizia dalla Romania che di certo farà discutere ancora per qualche giorno. Come riportato dalla "Gazzetta dello Sport", infatti, durante la sfida tra la Dinamo Bucarest e il Viitorul Costanza sull'ambulanza presente a bordo campo non ci sarebbe stato il defibrillatore: dispositivo che, probabilmente, avrebbe anche potuto salvare la vita allo sfortunato Ekeng.
Il ricordo dei tifosi
Al di là delle cause che hanno portato all'ennesimo triste episodio (i medici parlano della patologia del "cuore grosso", già riscontrata in alcuni giocatori africani), la scomparsa del centrocampista della Dinamo Bucarest ha riaperto la ferita italiana relativa al dramma di Piermario Morosini e riportato alla luce anche il caso di Marc-Vivien Foé: dove, in entrambi i casi, non fu utilizzato il defibrillatore. I media rumeni hanno dunque riportato, nelle ultime ore, una ricostruzione diversa da quella fatta subito dopo la morte del giocatore e ipotizzato che il defibrillatore fu utilizzato soltanto all'arrivo in ospedale e non sull'ambulanza come dichiarato dai dirigenti della Dinamo. Intanto a Bucarest i tifosi hanno reso omaggio a Patrice Ekeng. Molti sostenitori della squadra della capitale, si sono infatti radunati e ricordato la figura dello sfortunato calciatore con commoventi preghiere intorno a fiori e candele accese.