Bruno Fernandes, confessione choc: ex amante uccisa, squartata e data in pasto ai cani
Ha parlato, confessato tutto e fatto luce su un delitto efferato. Bruno Fernandes das Dores de Souza, 28 anni, ex portiere del Flamengo accreditato di un futuro in nazionale come successore di Julio Cesar, ha raccontato tutto nei minimi dettagli e destato clamore e raccapriccio rivelando com'è scomparsa l'ex compagna Eliza Samudio. E' crollato dopo aver mentito finora. E per le dichiarazioni rese sembra aver recitato un copione da film dell'orrore, invece è tutto vero. La ragazza fu strangolata, squartata e poi data in pasto ai cani rottweiler: a commettere un'azione così efferata sarebbe stato un amico. Bruno lo ha ammesso per la prima volta di fronte al tribunale di Contagem, dopo essere finito dietro le sbarre nel luglio 2010. "Non sono io il mandante", avrebbe dichiarato il portiere carioca con la voce rotta dal pianto.
Il movente. Il cadavere mai ritrovato della ragazza – ha raccontato – è stato fatto sparire e ha scaricato la responsabilità del delitto sull'amico d'infanzia Luiz Henrique Romao, più conosciuto come ‘Macarrao'. Sarebbe stato lui, con l'aiuto di un ex poliziotto, Marcos Aparecido dos Santos, detto ‘Bola', a sequestrare Eliza il 10 giugno 2010, condurla in un casolare per ammazzarla. Tutto questo perché non voleva lasciare in pace Bruno e minacciava uno scandalo se l'ex portiere non avesse ammesso la loro relazione e non si fosse occupato del bambino avuto insieme a lei.
La condanna. La sentenza – 22 anni di carcere – è stata emessa dal tribunale brasiliano di Contagem, nella regione metropolitana di Belo Horizonte. Bruno, che in base alle accuse rischiava fino a 41 anni di reclusione, ha ottenuto uno sconto della pena per aver "confessato" il crimine.
