Bruno Conti lascerà il settore giovanile della Roma
Nella vita tutto finisce. Adesso sta per terminare la lunga e vincente esperienza con il settore giovanile della Roma del grande Bruno Conti. La società giallorossa all’ex calciatore, Campione del Mondo nel 1982, avrebbe proposto un rinnovo del contratto (in scadenza a giugno) fino al 2020, ma Conti anche se accettasse non sarà più il responsabile del settore giovanile della Roma. Per la sua successione si parla di Massimo Tarantino, ex terzino di Napoli, Inter e Bologna, collaboratore fidato di Walter Sabatini o di Federico Balzaretti, che da pochi mesi ha lasciato il calcio e che pochi giorni fa ha conseguito il diploma di direttore sportivo e che potrebbe con i giovani giallorossi iniziare ufficialmente la sua vita da dirigente.
Bruno Conti in realtà già da qualche anno non si occupa più della Primavera, che viene gestita dallo stesso Sabatini e dal suo braccio destro l’ex attaccante Massara. Conti è diventato il responsabile delle giovanili nel 1994, l’anno in cui Francesco Totti, il suo allievo prediletto, divenne titolare. Ma in tutti questi anni la Roma oltre al suo Capitano ha fatto sbocciare dal proprio vivaio tanti ragazzi che poi hanno fatto carriera. Come Totti, anche De Rossi è diventato campione del mondo. Florenzi è il gioiello di oggi. Ma non possono essere dimenticati Aquilani, Bovo, Pepe, Cerci, Okaka, Amelia, anche lui campione del mondo, oltre a Bertolacci e Romagnoli, che sono stati ceduti la scorsa estate al Milan.
Bruno Conti, che ha sessant’anni, fa parte della famiglia della Roma da oltre quarant’anni. Da calciatore ha vinto lo Scudetto nella stagione 82/83 e ha disputato più di quattrocento partite. Appese le scarpette al chiodo ha guidato prima gli Esordienti e poi i Giovanissimi, prima di mettersi dietro una scrivania. Conti, ha fatto da consigliere a Rosella Sensi, ha pure allenato per poco più di un mese nel 2005 i grandi, e nel 2011 caldeggiò Montella come allenatore. Adesso potrebbe diventare il capo di un team di osservatori per la prima squadra, ma la decisione verrà presa collegialmente da Baldissoni, Sabatini e Zanzi.