Brescia: piccolo calciatore perde i capelli, il mister si rasa a zero

Una storia commovente che ha scosso il mondo del calcio che, più di molte altre discipline, ha maggior necessità di esempi positivi e meno goliardiche notizie che ne sviliscono anche il fine educativo. E' accaduto a Brescia, dove l'allenatore di una delle formazioni giovanili del Mario Bettinzoli Calcio ha deciso di compiere un gesto di solidarietà verso un proprio ragazzo: si è rasato i capelli per essere vicino ad un ragazzino di 11 anni, affetto da alopecia. E non è escluso che anche gli altri compagni di squadra possano imitare il gesto.
Atto di solidarietà – Spesso si dice che il calcio possa essere anche veicolo di educazione e formazione. Poi, troppo spesso, tutto resta una chimera formata solamente da delle belle parole non seguite dai fatti. A Brescia, c'è invece chi non ha parlato ma è passato subito alle vie di fatto con un gesto che oggi sta facendo giustamente il giro del web. Un tecnico di una squadra giovanile ha deciso di radersi i capelli in segno di solidarietà e vicinanza ad un suo ragazzino, di soli 11 anni: "Ho voluto farlo sentire meno differente dagli altri perché mi sono reso conto che questa sua condizione gli crea problemi di interazione con i coetanei ha raccontato l'allenatore a Repubblica – a scuola e sul campo da calcio. Ci pensavo da un po', ma non sapevo esattamente come dimostrargli la mia vicinanza".
In attesa dei compagni di squadra – Il tutto, dopo l'ennesimo sberleffo dei giocatori avversari che hanno irriso il bambino chiamandolo ‘pelato': "E' scoppiato in lacrime e mi ha detto che non se la sentiva più di scendere in campo. Sono riuscito a convincerlo e dopo il match sono andato dal parrucchiere. Adesso però non escludo che già al prossimo allenamento troverò altri bambini completamente rasati. Penso vorranno dimostrare anche loro la loro vicinanza al compagno".