Brescia, Corioni scarica Iachini: fossi l’allenatore ora avremmo 39 punti
L'ennesima sconfitta del suo Brescia non gli è proprio andata giù: Luigi Corioni, vulcanico patron delle rondinelle, non ama particolarmente l'idea di assistere, in maniera del tutto impotente, al crollo verticale della sua squadra, partita con i crismi di "sorpresa" del campionato per poi affondare vertiginosamente verso le zone basse della classifica a causa di una sequela impressionante di sconfitte, arrivate a prescindere dalla qualità dell'avversario.
Il presidente è stanco ed irritato sull'operato di Iachini: «Se fossi io l’allenatore, il Brescia adesso avrebbe 39 punti». Poi, però, aggiusta il tiro: «Ad ogni modo, Iachini resta fino a giugno, però si deve svegliare perché il modulo di gioco non è stato scritto dal Padre Eterno. L’ha inventato lui e se vuole può cambiarlo in qualsiasi momento. E su questo argomento starò molto attento». Corioni ha quindi deciso di puntare ancora su Iachini, ma la fiducia comincia a scemare sempre più.
La soluzione del problema potrebbe arrivare cambiando mentalità: «Può darsi che esista una specie di paura di vincere, e sarebbe davvero un fatto negativo se fosse così perché la paura è la nemica numero uno nello sport. Se hai paura non puoi combinare niente di buono. Penso che sia solo una questione di testa perché la squadra è preparata bene. Tutti gli altri finiscono sempre con i crampi, noi no. Vuol dire che stiamo bene. Ma qualcosa bisogna pur fare per dare la svolta».