Brescia: al piccolo calciatore senza capelli, la lettera di solidarietà di Collina

Una storia che ha toccato tutti, in primis il tecnico della Mario Bettinzoli che davanti alle offese degli avversari verso il proprio piccolo giocatore alopecico, alle parole è passato ai fatti rasandosi la testa a zero in segno di solidarietà. Era accaduto a Brescia in una squadra giovanile, in una categoria dove di solito il risultato arriva sempre dopo allo spirito educativo e formativo che il calcio ha e dovrebbe conservare anche nelle massime serie. Una storia che ha fatto il giro del web, trovando solidarietà ovunque e che ha toccato da vicino uno dei più grandi arbitri a livello internazionale, Pierluigi Collina.
Collina è stato colpito dalla malattia a 24 anni, con la fortuna di passare la gioventù e l'infanzia senza il morso della cattiveria altrui. Non così è stato per il piccolo calciatore dell Bettinzoli, di soli 11 anni, senza capelli e preso in giro dagli avversari di turno. Una condizione difficile, resa quasi insostenibile dalle cattiverie che solo i bambini, quando diseducati al rispetto, sanno essere. L'allenatore del club bresciano ha provato a confortare il piccolo ma davanti al suo rifiuto di dover continuare a scendere in campo con il rischio dell'ennesimo sberleffo, è passato alle vie di fatto: capelli a zero, in segno di stima e solidarietà. Un atto d'affetto e di rispetto che ha trovato il plauso anche dell'alopecico più famoso del calcio italiano e internazionale: Pierluigi Collina.
Non un direttore di gara qualunque ma un vero e proprio ‘mito' per la categoria, amato dai colleghi, rispettato dai giocatori. Ovunque abbia arbitrato. Collina ha anche diretto la finale dei Mondiali del 2002 ed è stato il miglior arbitro del mondo dal 1998 al 2003, secondo quanto stabilito dalla IFFHS, la Federazione mondiale degli storici e degli statistici del calcio con sede in Germania. Era un arbitro dotato di un naturale temperamento deciso e carismatico tanto che il Times lo ha inserito al 50º posto della classifica dei 50 calciatori più ‘cattivi' di tutti i tempi, malgrado non fosse un giocatore. E dal 2011 è membro della Hall of fame del calcio italiano.
Ecco la lettera, a cuore aperto di Collina verso il piccolo 11enne.
"Sei troppo piccolo per potermi conoscere o per sapere chi sono, ma se hai giocato con la PES sulla Playstation magari mi hai visto arbitrare una partita. Anch’io come te ho una caratteristica particolare, non ho capelli né peli e questo per un’alopecia che mi ha colpito quando avevo 24 anni. Devo dire che sono stato più fortunato di te, perché a 11 anni è molto ma molto più difficile. Come arbitro sono stato “bravino” e di sicuro avrei raggiunto comunque i traguardi che ho raggiunto. Certamente però il non avere capelli mi ha reso molto più riconoscibile e famoso. Quando ti senti dire “pelato”, come è capitato anche a me tante volte, non farci caso. Chi te lo dice è invidioso del fatto che tu riesci comunque a fare quello che vuoi fare, con o senza capelli. Non farci caso perché è con l’indifferenza che puoi dimostrare quanto sia misero chi si esprime così. Il tuo allenatore ha fatto un gesto molto bello, devi esserne fiero. Dimostragli che hai capito il messaggio e non aver paura di far vedere a tutti la tua testa senza capelli. D’altronde tanti personaggi, anche grandi campioni, si radono a zero. Tu hai la “fortuna” di non aver bisogno di farlo. Un abbraccio, Pierluigi Collina".