Brasiliani d’Italia, la Top 11 dei verde-oro in Serie A
L’Italia ha sempre attratto talenti brasiliani in ogni singola decade della nostra Serie A. Un legame mai interrottosi, un connubio, non solo sportivo ma anche di affinità sociali, che ha condotto numerosi calciatori verdeoro nel nostro paese. Fra i vari Zico, Falcao, Altafini, Rivaldo o Ronaldo, vediamo oggi i protagonisti carioca della nostra massime serie, componendo una ideale formazione dei brasiliani d’Italia.
Una difesa da 73 milioni di euro
In questo teorico undici dei brasiliani d’Italia, quelli cioè che calcano regolarmente i rettangoli di gioco della Serie A con le maglie delle nostre squadre, a trovare posto in porta, in un serrato ballottaggio Alisson–Neto, sarebbe proprio il vice di Buffon. Non tanto per il valore di mercato dello juventino (identico a quello del giallorosso) ma, soprattutto, per la maggior militanza del 27enne che, specie in viola (84 reti subite in 72 presenze totali), ha dimostrato tutte le sue straordinarie doti fra i pali.
In una linea difensiva a quattro, la retroguardia sarebbe composta invece da due terzini di lusso (Bruno Peres e Alex Sandro) e due centrali un po’ in difficoltà (Miranda e Juan Jesus) ma che, per presenze in campo e qualità, non potrebbero non partire dal primo minuto. Un pacchetto arretrato molto forte con esterni bassi di assoluto livello ma che, nonostante le buone prestazioni, non si sono guadagnati la chiamata del Ct Tite. Fra questi 5 esponenti, infatti, l’unico a tornare in patria per giocare lo scorso novembre contro Argentina e Perù è stato il nerazzurro Miranda.
In mediana: conferma Allan, redivivo Hernanes
Nel centrocampo a due, a dare il giusto equilibrio alla squadra, troveremmo il napoletano ex Udinese Allan e lo juventino ex Inter Hernanes. Due scelte determinate dalle buone prove offerte ad inizio stagione e che hanno portato agli onori delle cronache questi interpreti. Allan selezionato per l’ormai raggiunta maturità da mezzala nel centrocampo partenopeo di Sarri e Hernanes per la sua impronosticabile rinascita nel competitivo roster bianconero.
Crisi offensiva e assenza di top scorer: il ‘povero' attacco
I grandi bomber carioca, i vari Ronaldo, Careca, Romario, Garrincha o Pelè, per intenderci, non esistono più. Inoltre, i Neymar, gli Hulk e gli altri si tengono distanti da una Serie A ricca ma non quanto Liga e Premier League. Una realtà questa che, per il reparto offensivo, ci consegna un attacco buono ma non eccellente. Di punta, infatti, troverebbe spazio l’attaccante cagliaritano Joao Pedro trequartista adattato ma più in grado di reggere l’impatto con le difese avversarie rispetto all’impalpabile Luiz Adriano del Milan (6 spezzoni di gara in rossonero).
Alle sue spalle, il suo compagno di squadra Farias (in gol due domeniche fa contro l’Udinese) e, sugli esterni: lo juventino Dani Alves ed il laziale Felipe Anderson. Un tandem di grande talento che alzerebbe, in maniera considerevole, il discreto tasso tecnico del reparto offensivo. Insomma, la crisi del “joga bonito” brasiliano (nonostante il recente oro olimpico di Rio), si riflette anche da noi in Italia con, peraltro 1 solo convocato su 38 calciatori verdeoro presenti nel nostro paese.
(4-2-3-1) Ital-Brasile: Neto; Bruno Peres, Miranda, Juan Jesus, Alex Sandro; Hernanes, Allan; Dani Alves, Farias, Felipe Anderson; Joao Pedro.