Brasile, Maicon ‘cacciato’ da Dunga

Due righe per rispedire a casa Maicon. Il comunicato della Seleçao non chiarisce le ragioni di una decisione così improvvisa e inattesa ma mette il calciatore della Roma alla porta: bagagli pronti, può tornare nella Capitale senza troppi rimpianti da parte dello staff tecnico che fa capo a Carlos Dunga, sulla panchina verde-oro dopo il fallimento di Felipe Scolari in Coppa del Mondo. "Salutiamo il calciatore e, nel ringraziarlo per quanto fatto con la maglia della nazionale, comunichiamo che è stato dispensato dallo staff tecnico". A dare l'annuncio ufficiale è stato Gilmar Rinaldi, coordinatore generale della squadra sudamericana, che ha messo fine all'esperienza dell'ex nerazzurro all'indomani del test contro la Colombia (vinto per 1-0) e alla vigilia dell'amichevole che il Brasile giocherà contro l'Ecuador al Met Life Stadium di East Rutherford, in New Jersey (Stati Uniti). Al posto di Maicon è stato chiamato Fabinho: 20 anni, laterale destro dei francesi del Monaco che ha debuttato con la Fluminense e poi transitato tra Real Madrid Castilla (la squadra b delle ‘merengues') e i portoghesi del Rio Ave prima di approdare in Ligue 1.
Quanto alle ragioni dell'esclusione, non c'è stata chiarezza da parte degli organi federali brasiliani che si sono limitati a giustificare il provvedimento riferendo di ‘questioni interne' ma senza scendere nei dettagli al punto da invitare i media a ‘non approfondire la vicenda, né fare ulteriori domande ai calciatori'. Indiscrezioni – nulla più – raccontano di ragioni disciplinari alla base dell'addio a Maicon che con la maglia della Seleçao ha registrato 72 presenze e proprio con Dunga – dal 2006 al 2010 – aveva rappresentato una delle colonne di quella prima esperienza del ct al timone della nazionale. Estate particolare per il difensore della Roma, protagonista anche di un rapporto poco felice con la società capitolina in seguito alla sua assenza in occasione del ritiro in Austria dei giallorossi e, soprattutto, della prima giornata di campionato.
L'ipotesi della notte brava. La tesi più accreditata dai media brasiliani è quella del rientro a tarda ora di Maicon in ritiro dopo aver trascorso una notte di divertimento. Il ct Dunga aveva concesso una giornata libera ai calciatori ma raccomandato loro di ripresentarsi entro la mezzanotte in hotel. Il difensore giallorosso avrebbe esagerato, facendo ritorno in albergo solo alle sette del mattino. Dopo una mezza giornata di riflessione, Dunga ha deciso di mandare il calciatore a casa.