Brasile, ancora razzismo: portiere scaglia pallone verso i tifosi che lo insultano

L'incredibile storia del Gremio, epurato dalla Coppa Do Brasil proprio per motivi razzisti non ha insegnato nulla. Mentre nel Paese dei Mondiali si sta ancora discutendo della storica decisione di aver tolto il club di Porto Alegre dalla competizione a causa dei reiterati cori dei tifosi nei confronti del portiere avversario del Santos, si registra una nuova ‘puntata' alla lotta contro il razzismo. Protagonista della triste vicenda è la Serie B brasiliana, campionato di terza fascia ma che è salito alle cronache quando il portiere dell'Operaio, che era ospite sul campo della Tombense, non ha retto più davanti all'ennesimo insulto e ha scagliato la palla in curva. Risultato? partita sospesa per 13 minuti, zuffa in campo e giocatore espulso.
Gli urlano ‘macaco' e lui tira la palla in tribuna: espulso
Lunedì si conoscerà l'esito del ricorso del Gremio squalificato dalla Coppa. Per la società brasiliana c'è anche una multa da 180 mila euro. Insomma, una decisione esemplare che avrebbe dovuto insegnare qualcosa ma che evidentemente è passata inosservata. Perché nella partita di Serie D Tombense-Operaio, altri tifosi – di casa – hanno preso di mira il portiere avversario insultandolo prima e durante la partita. A tal punto che lo stesso ha avuto una crisi di nervi scagliando il pallone in tribuna. Con conseguente espulsione da parte dell'arbitro: "Mi hanno urlato ‘macaco' durante il riscaldamento, l’hanno rifatto al primo lancio, poi al secondo e al terzo. E’ stato un continuo e, quando ho visto che l’arbitro non faceva nulla, ho reagito con una pallonata". La partita è stata vinta dai padroni di casa 2-1 ma quel che conta è registrare che ancora una volta il razzismo si è dimostrato più forte dello sport e delle sue istituzioni. Una piaga tutt'altro dall'essere vicina a essere sanata.