Costa d’Avorio in Brasile: i terribili vecchietti guidati da Drogba al Mondiale 2014

La Costa d'Avorio sarà ancora una volta la mina vagante della competizione, pronta a colpire e affondare gli avversari che le si presenteranno di fronte nel tentativo di far finire anzitempo il sogno mondiale degli ‘Elefanti' africani. Con Colombia, Grecia, e Giappone il girone C della prima fase appare molto equilibrato e per questo di estremo interesse. Nessuna Nazionale delle favorite alla sfida finale e quindi chances per tutti, anche per l'esperta compagine, la più ‘anziana' dell'intero Mondiale allenata da uno dei tecnici più giovani. Non mancherà la qualità in campo assicurata dai vari Drogba, Gervinho e Yaya Tourè ma arrivare agli ottavi di finale sarebbe già uno splendido regalo per una generazione d'oro che sembra essere oramai sul viale del tramonto e che è riuscita a trascinare la Nazione africana alla terza qualificazione iridata consecutiva.
Spareggio mondiale – Il Mondiale in Brasile 2014 è stato acciuffato per i capelli attraverso il doppio match-spareggio contro il Senegal. Nella sfida di ritorno i senegalesi non sono riusciti a ribaltare il risultato dell'andata, impattando per 1-1 dopo le reti messe a segno da Sow al 77′ su calcio di rigore e da Kalou che ha pareggiato i conti all'ultimo minuto di recupero. Ma non sono riusciti a qualificarsi perché grazie al successo per 3-1 ottenuto nella gara d'andata, è stata la Costa d'Avorio a involarsi ai prossimi Mondiali brasiliani. L'obiettivo minimo è ben figurare visto che nelle precedenti apparizioni sono state solo delusioni: nel 2006 e nel 2010 non sono andati oltre il primo turno. L'unico trofeo in bacheca risale al 1992 e riguarda la Coppa d'Africa dove può vantare anche 2 argenti e 4 bronzi.
I terribili vecchietti – La Costa d'Avorio è una delle nazionali con l’età media più alta allenata dal più giovane allenatore, Sabri Lamouchi, l’ex centrocampista di Parma e Inter, classe 1971. Molti sono i giocatori giunti al capolinea e il palcoscenico mondiale sarà l’ultima vetrina della loro carriera. Le trasferte iridate in Germania nel 2006 e in Sud Africa nel 2010 si sono concluse fra la disperazione generale. Per non parlare della pessima prova offerta durante la Coppa d’Africa del 2013, culminata nell'eliminazione ai quarti. Di sicuro, la generazione d’oro del calcio ivoriano è giunta all'ultimo passaggio di rilievo: è attesa quindi al proscenio perché mai vi si è accostata, neanche quando ne avrebbe avuto la legittimità.
Generazione di fenomeni – La qualità della rosa è elevata e molti i campioni dalle prestazioni discontinue che militano nei più grandi campionati europei. La stella è ancora l’inossidabile Didier Drogba, uno dei più prolifici attaccanti degli ultimi 10 anni. Gli "Elefanti" potranno contare anche sul solito colosso centrocampista del City Yaya Tourè e sul funambolico attaccante esterno romanista Gervinho. Non mancherà nemmeno l’esperienza garantita da Tourè, difensore del Liverpool. Il reparto offensivo può contare su elementi di caratura internazionale che potrebbero essere il vero valore aggiunto della squadra: Kalou e Doumbia. In un girone equilibrato con Grecia, Colombia e Giappone la squadra di Lamouchi ha la grande possibilità di mostrare finalmente al Mondo la forza, la voglia e la grinta che contraddistingue l’anima del calcio africano.