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Brasile 2014: stadi, sicurezza e ritardi ombre sul Mondiale

Il paese non sembra pronto e ci sono molte cose da terminare. Gli stadi di Curitiba, Cuiaba, Porto Alegre, Natal e Sao Paulo sono ancora in costruzione. Per non parlare degli aeroporti.
A cura di Vito Lamorte
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Ci sono molti dubbi sul Campionato del Mondo che inizierà il 12 giugno a San Paolo. Il paese carioca è diviso, non ci sono certezze: "Vai ter Cup" o "Não vai ter Cup!". Sono le due frasi che si sentono di più in Brasile ad una settimana dall'inizio della manifestazione. L'ambiente intorno alla Coppa del Mondo è diviso dall'amore incondizionato per il calcio e lo sdegno per la corruzione, le promesse non mantenute e la rabbia per quello che poteva essere fatto meglio nella pianificazione dell'evento. Una settimana prima che il pallone inizi a rotolare per le gare ufficiali c'è ancora molto da fare. Sono cinque gli stadi ancora completare per l'inizio del torneo: Curitiba, Cuiaba, Porto Alegre, Natal e San Paolo. Quest'ultimo, che sarà il teatro della gara d'apertura della Coppa del Mondo tra il Brasile e la Croazia, vive la situazione più preoccupante. Il segretario generale della FIFA, Jerome Valcke, ha detto che "sarà pronto all'ultimo minuto", ma la preoccupazione più grande è la struttura dei gradini temporanei che non sono ancora stati installati e, con molta probabilità, ospiterà 20.000 dei 65.000 spettatori. Ieri è stato reso pubblico che solo la metà degli stadi avrà wi-fi: Brasilia, Porto Alegre, Salvador, Rio de Janeiro, Manaus e Cuiabá. Oltre alla parte prettamente sportiva, ecco il probelma della comunicazioni. I lavori negli aeroporti non sono ultimati. Fino a qualche giorno fa il salone degli arrivi internazionali di Salvador era pieno di impalcature temporanee e ripiani in costruzione. Particolare: Salvador è la città che ospiterà l'esordio della Spagna contro Olanda il 13 giugno. All'aeroporto di Rio de Janeiro, si lavora al Terminal 1 e proprio oggi, una settimana prima del fischio d'inizio della Coppa del Mondo, sarà inaugurate la BRT, una linea bus ad alta velocità che era stata promessa per il 2013. Delle 41 opere per la mobilità nell'ambito dei piani previsti dal governo brasiliano nel 2010 per la Coppa del Mondo ne sono state completate solo cinque. Solo il 18 % delle opere infrastrutturali sono stati ultimate e 4 delle 81 previste sono state consegnate per essere ultimate. Riferendosi al valore atteso nel 2010, 30 opere hanno speso più di quello che era stato stimato e anche se i media brasiliani provano ad incoraggiare la popolazione, l'organizzazione e le pianificazioni rendono tutto vano. Per l'ennesima volta la gente brasiliana si aggrapperà a ciò che la libera da tutti e tutti: il calcio.

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