Brasile 2014, Fred: “Se non segnavo con la Serbia ero morto”

Il Brasile di Felipao Scolari è condannato a vincere i Mondiali. La squadra padrone di casa naturalmente è una delle grandi favorite, in virtù del suo blasone, perché gioca in casa e soprattutto perché ha tanti giocatori di prima fascia. Ma questa Selecao, che ricalca molto da vicino la squadra che un anno fa ha vinto la Confederations Cup – in cui ha sconfitto in fila l’Italia, l’Uruguay e la Spagna – in avanti non ha molte alternative. L’enfant du pays Neymar è l’intoccabile dell’attacco, che prevede come sua spalla l’esperto Fred.
Il trentaduenne attaccante della Fluminense, però, non ha il supporto dei tifosi brasiliani che hanno già dimenticato i gol della Confedarations 2013 e che preferivano come titolare l’ex centravanti del Siviglia Luis Fabiano, lasciato a casa da Scolari e invocato dal pubblico nell’ultima amichevole pre Mondiale del Brasile, che venerdì scorso ha sfidato la Serbia. Quel match è stato deciso proprio da un gol di Fred, che al termine della partita con una macabra ironia ha detto: “Per fortuna ho segnato contro la Serbia altrimenti ero morto.”.
L’ex del Lione, avverso anche alla critica brasiliana, si è difeso: “Io lavoro per la squadra seguendo le indicazioni del Commissario Tecnico”, ed è stato difeso sia dal capitano Thiago Silva che da Scolari, che per rendergli la vita più tranquilla ha scelto come sua riserva Jo, un attaccante dell’87 pure lui non apprezzatissimo da critica e tifosi. Jo, che nonostante abbia giocato pochi minuti nella Confederations ha realizzato due reti, spera di essere mandato in campo da Felipao: “Sono pronto a recitare il mio ruolo. Lo scorso anno ho dimostrato di saper entrare subito in partita. Per me questo mondiale è una grande occasione.”