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Brasile 2014, Argentina: Sabella alza la voce sul caso Tevez

Per l’Apache porte chiuse in Nazionale malgrado sia il miglior attaccante argentino in circolazione. Il CT non lo convocherà.
A cura di Alessio Pediglieri
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tevez argentina

Un intera Nazione si sta mobilitando per un giocatore. Anzi, il giocatore "el jogador del pueblo", il calciatore del popolo al secolo Carlitos Tevez. Tutti tranne uno, Alejandro Sabella il CT dell'Argentina. La persona più importante del calcio biancoceleste che deciderà chi portare ai Mondiali e chi no. Malgrado tutto e tutti. Per questo, le speranze dei tifosi argentini e degli amanti del calcio di vedere l'Apache in Brasile sono ridotte al lumicino perché di fronte alle manifestazioni di affetto e agli accorati appelli di portare il vice capocannoniere della serie A nella Seleccion hanno sortito l'effetto opposto, facendo irrigidire il Commissario Tecnico sulle proprie decisioni. Che non contemplano l'Apache escluso per vecchie incomprensioni con lo stesso Sabella e l'AFA, la Federcalcio argentina.

Apache escluso – Un personaggio scomodo – Che Carlitos Tevez sia un eroe nazionale si è visto in queste settimane quando di fronte all'ennesima esclusione, i tifosi argentini sono scesi in piazza in massa manifestando per lui e aprendo sui vari social network pagine di solidarietà e hashtag dedicati all'Apache. Il tutto per far ricredere Sabella che, invece, ha confermato l'intenzione di farne a meno: "Ognuno può esprimere la propria opinione, io leggo, ascolto, guardo e poi traggo le mie conclusioni. Non mi piace parlare di chi non è nella squadra e penso sia la cosa migliore per tutti, vale per Tevez e per chiunque altro anche se capisco perché si parla pi§ di lui che di altri".

Solo la Pulce – Per la serie tutti sono necessari ma nessuno è indispensabile, anche chi al momento sarebbe a tutti gli effetti il miglior attaccante argentino in circolazione. Sabella però è convinto di poter fare a meno dell'Apache: "Noi stessi siamo il nostro nemico più grande, perchè se siamo al massimo, possiamo rendere le cose più facili di quanto non siano, se non siamo al 100% o concentrati come dovremmo essere, allora ogni squadra può renderci la vita difficile. Bisogna avere sempre un piano B, devi avere in testa una sorta di lista e di possibili sostituti. Il solo insostituibile è Messi: non c'è squadra al mondo che potrebbe giocare allo stesso modo con o senza Messi. Contiamo così tanto su di lui che quando non c'è ce ne accorgiamo"

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