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Brasile 2014, 8 cose che potrebbero accadere durante la Coppa del Mondo

La Coppa del Mondo ha sempre regalato tante sorprese, ma alcuni fatti sembrano ripetersi. Ecco una selezione di otto eventi che potrebbero verificarsi durante il prossimo mese in terra brasiliana.
A cura di Vito Lamorte
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Ci sono dei corsi e ricorsi storici anche nella storia dei campionati mondiali di calcio. La sorpresa di quell'anno, la delusione di quell'altro e l'episodio da ricordare. Abbiamo provato a effettuare una selezione di otto eventi che potrebbero verificarsi nei prossimi trenta giorni in Brasile.

1. Il giocatore che doveva guidare la sua squadra, ma è stato eliminato: Frank Ribery (2010)

Il laterale francese aveva una buona preparazione e doveva essere il faro della Francia come Zidane nel 2006. Nel 2010 Frank Ribery arriva in Sud Africa come leader dei galletti e alla sua terza stagione come titolare del Bayern Monaco ma non servì a molto: tutti lo ricordiamo per la sua intervista a Telefoot dove scoppiò in lacrime chiedendo scusa a tutti i francesi. C'era anche lui sul pullman che lasciò il campo Knysna dove si rifiutarono di allenarsi prima dell’ultimo match ma, tre anni più tardi, ammise che era  "fragile a livello psicologico e questo aveva influito anche sul rendimento in campo".

Il nostro candidato: Neymar

Dopo la stagione poco brillante a Barcellona, ​​Neymar vuole redimersi vincendo la Coppa del Mondo a casa sua. È l'unica vera grande star del Brasile nel 2014 e cercherà di spaventare le difese come faceva nel periodo d'oro del Santos. Ma se l'obiettivo fosse troppo grande per lui?

2. La squadra più sopravvalutata: Colombia (1994)

La Coppa del Mondo del 1994 sarà per sempre impressa nella memoria di Colombia. La squadra di Francisco Maturana dove brillavano Carlos Valderrama, Faustino Asprilla e Oscar Cordoba si era qualificata alla grande al Mondiale prendendosi anche il lusso di schiacciare l'Argentina 5-0 nell'ultimo giornata del girone sudamericano. I cafeteros erano pubblicizzati come outsider dai tifosi, dai bookmakers e addirittura Pelé la annunciava come la migliore squadra del torneo: eliminata al primo turno. Dopo due sconfitte contro la Romania (1-3) e Stati Uniti (1-2) finisce ultima nel Gruppo A senza mostrare il suo talento o il suo famoso gioco con un semplice tocco della palla, "la toque". La disfatta finisce in tragedia: il difensore Andres Escobar fu ucciso al suo ritorno in patria colpevole di aver segnato un autogoal contribuendo alla sconfitta con gli Stati Uniti. Fu ucciso a colpi di pistola fuori da un ristorante il 2 luglio 1994 da un gruppo di narcotrafficanti e soltanto dopo si scoprì che la causa del gesto fu l'ingente perdita di denaro provocata al Totonero dalla sua autorete.

La nostra candidata: Belgio

Una nuova generazione di grandi talenti come Hazard, Lukaku, Mertens, Courtois, de Bruyne e tutti gli altri; un ottimo primo posto nel suo girone di qualificazione con 8 vittorie e 2 pareggi e una comunicazione super-efficiente sui social network. Infine una clip con Stromae che ha composto l'inno ufficiale della nazionale. I Diavoli del Belgio stanno cavalcando una passione innegabile ma sembra tutto troppo perfetto. Dove sta l'inganno?

3. La squadra che nessuno si aspettava: Bulgaria (1994)

La Svezia terza e la Bulgaria quarta: il verdetto del Mondiale a stelle e strisce del 1994. I bulgari non avevano mai vinto una singola partita in cinque partecipazioni Coppa del Mondo mentre negli States hanno battuto la Grecia, l'Argentina e perfino la Germania nei quarti di finale grazie ad uno Stoichkov in grandissima forma che ha chiuso capocannoniere con il russo Salenko. Arrivata stremata in semifinale, la squadra di Penev si arrende in semifinale a Roberto Baggio. Nella finalina i bulgari non ne hanno più e ne prendono quattro dalla Svezia, altra rivelazione del torneo.

La nostra candidata: Bosnia – Herzegovina

Nessuno ne parla ma la squadra di Susic potrebbe rappresentare la vera rivelazione di questo campionato del mondo. Primo posto conquistato con 25 punti nel girone G della zona europea davanti alla Grecia e tanti giocatori che possono cambiare volto alla gara da un momento all'altro: dalle geometrie del romanista Miralem Pjanic alla concretezza sotto porta di Vedad Ibisevic fino al granatiere Edin Dzeko.

4. Sorpresa, ma non troppo: Perù (1970)

La stella più lucente del Perù è il fortissimo Teofilo Cubillas, in seguito considerato giocatore peruviano più forte di sempre. Un giocatore velocissimo, con un gran tiro da fuori e letale sui calci di punizione. La difesa peruviana è diretta dal forte Hector Chumpitaz, difensore dai notevoli mezzi fisici e tattici ma la punta di diamante è La stella più lucente del Perù è il fortissimo Teofilo Cubillas, in seguito considerato giocatore peruviano più forte di sempre. E’ un giocatore velocissimo, con un gran tiro da fuori e letale sui calci di punizione. La difesa peruviana è diretta dal forte Hector Chumpitaz, difensore dai notevoli mezzi fisici e tattici. La punta di diamante è Hugo Sotil, giocatore tutto tecnica e dribbling, che sarebbe diventato un vero e proprio idolo del Camp Nou e della tifoseria blaugrana.

La nostra candidata: Costa D'Avorio

Sabri Lamouchi ha un grande obiettivo: vincere la Coppa del Mondo. Questo è  quello che il presidente ivoriano gli ha chiesto personalmente. Con Didier Drogba e Yaya Toure a guidare il gruppo, gli Elefanti dovranno prima affrontare un gruppo non semplicissimo con Giappone, Colombia e Grecia e poi incrocerà il cammino del Gruppo D, quello dell'Italia. Dove arriveranno??

5. Abbaglio del portiere di una grande squadra: Harald Schumacher (1986)

Dopo un Mondiale del 1982 da protagonista e perso in finale con l'Italia di Enzo Bearzot, la Germania è di nuovo in finale. Questa volta l'avversaria è l'Argentina di Diego Armando Maradona che volerà verso il titolo con due errori portiere tedesco: il primo è un'uscita aerea sbagliata sul primo goal di Jose Luis Brown. Subito dopo quando si decide ad uscire sui piedi di Valdano è troppo tardi: la Germania è sotto di due reti. Dopo una grande rimonta i tedeschi sembrano avere la partita in pugno ma non avevano fatto i conti con il genio di Maradona.

Il nostro candidato: Iker Casillas (Spagna)

Il portiere del Real Madrid non ha disputato una grande stagione. Giocando solo la Champions League ( ricordate la "papera" in finale?) e in Copa del Rey, il portiere madrileno non ha più quella sicurezza e quella costanza che lo hanno contraddistinto negli anni scorsi. Siamo sicuri che Reina o De Gea non siano più affidabili?

6. La rivelazione al mondo: Pelè (1958)

A 17 anni, Pelè spruzzò talento puro sulla Coppa del Mondo del 1958 in Svezia. Esordio con una tripletta contro la Francia (5-2) che gli permettono di diventare il più giovane marcatore nella storia della Coppa del Mondo a 17 anni e 239 giorni e anche il più giovane a realizzare tre gol (17 anni e 244 giorni). Molti l'hanno definita la sua migliore prestazione con la maglia verdeoro. In finale, contro la Svezia, Pele scoppiò in lacrime dopo i suoi due gol  che contribuirono alla vittoria per 5-2. Era nata una stella!

Il nostro candidato: Paul Pogba (Francia)

Questo ragazzo di Lagny-sur-Marne è dotato di ottima visione di gioco, è capace di organizzare la manovra d'attacco e di accompagnarla, fornendo l'ultimo passaggio ai compagni avanzati oppure inserendosi tempestivamente negli spazi. Ha dimostrato una grande padronanza balistica nel tiro da fuori area e riesce a cambiare passo come pochi anche grazie alle sue lunghe leve. Dopo due anni alla Juventus a grandi livelli ha a disposizione il palcoscenico giusto se vuole far vedere al mondo di essere il più bravo di tutti.

7. La squadra che convince anche senza la sua stella: Brasile (1962)

Una lesione muscolare mette fuori gioco Pele nella seconda partita ma questo non impedisce Brasile di vincere la Coppa del Mondo in Cile. Perché? Perché Garrincha guida la Seleçao alla vittoria. Nel 2002, la Francia priva di Zidane durante le prime due partite non ha subito la stessa sorte. Giocare con Dugarry come numero 10 non è la stessa cosa. Cosa succederà senza Ribery quest'anno?

La nostra candidata: Colombia

Dopo metà stagione in giro per ospadedali e cliniche che lo hanno provato a rendere disponibile nel Principato di Monaco, Radamel Falcao non brillerà nemmeno in Brasile. E allora? James Rodriguez, Fredy Guarin, Jackson Martinez e Juan Cuadrado sono tutti a disposizione di José Pekerman per scrivere un'altra pagina della bella storia calcistica colombiana.

8. Un allenatore che non ti aspetti: Franz Beckenbauer (Italia 1990)

Kaiser Franz si ritirò dal calcio giocato nel 1984 e dopo anni succede a Jupp Derwall come commissario tecnico della Germania Ovest. La critica non era d'accordo su questa scelta ma la scommessa si rivelò vincente: dopo il secondo posto ai Mondiali messicani del 1986, la nazionale tedesca si prende la rivincita sugli argentini quattro anni più tardi, nei mondiali di Italia '90. Beckenbauer entra nella storia: è stato il primo a vantare un mondiale vinto da giocatore ed uno da allenatore.

Il nostro candidato: Cesare Prandelli (Italia)

L'allenatore della Nazionale Italiana dopo il percorso di qualificazione quasi perfetto si è ritrovato a lottare contro l'opinione pubblica per la mancata convocazione di Giuseppe Rossi e i risultati non brillanti della rappresentativa azzurra nelle amichevoli. Il tecnico di Orzinuovi da quando è a capo della Nazionale non ha steccato una competizione: secondo posto agli Europei e eliminazione in semifinale nella Confederations Cup dello scorso anno. Se dovesse far bene anche ai Mondiali quanti saliranno sul carro di Cesare?

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