Braga, la “Favola” dell’Arsenal portoghese in Europa League
IMPRESA CONTRO IL BENFICA – Il Braga è riuscito nell'ardua impresa di qualificarsi per la finale dell'Europa League 2010/2011. In semifinale, nell'affascinante e avvincente doppia sfida, la squadra allenata da Domingos Paciência è riuscita nell'impresa di battere il più titolato Benfica, secondo in classifica in campionato, che viaggia con un vantaggio di 14 punti sul Braga. Dopo la partita di andata, in cui gli uomini di Jorge Jesus si erano imposti per 2-1, il vantaggio era tutto a favore del Benfica che aveva a disposizione 2 risultati su 3 per accedere alla finalissima. Ma una rete di Custòdio (al 18esimo del primo tempo) ha spostato l'inerzia della sfida in direzione del Braga che è stato bravo fino alla fine, mantenendo il vantaggio acquisito che gli ha così permesso di raggiungere un traguardo storico: la prima finale europea.
GLI INIZI E IL "BISOGNO" DI UNO STADIO – Lo Sporting Club de Braga è una polisportiva fondata nel 1921 e sorta proprio nella famosa città lusitana, situata nel nord del paese. In quel periodo in Portogallo erano state già fondate le squadre più importanti e famose: Porto (1893), Benfica (1904), Sporting Lisbona (1906). Ma è proprio dopo il secondo conflitto mondiale che vi è una proliferazione delle società calcistiche anche grazie al forte legame che negli anni, il Portogallo, strinse con la patria del calcio: l'Inghilterra. I primi successi e le prime soddisfazioni della società fecero crescere l'idea che la squadra avesse bisogno di uno stadio nuovo che potesse essere vanto per la città. Così, nell'immediato secondo dopo guerra, iniziarono i lavori per costruire lo storico stadio di Braga, oggi conosciuto come Estádio 1.º de Maio (in ricordo della Rivoluzione dei Garofani che destituì l'autarca Salazar nel 1974) ma che in realtà ( proprio fino al 1974)
aveva una denominazione diversa, ovvero quella di Estádio 28 de Maio (in onore al golpe militare che partì proprio da Braga e che permise di instaurare la dittatura).
LA PRIMA DIVISIONE E LA COPPA NAZIONALE – Dopo la costruzione dell'imponente stadio (fatto totalmente in pietra e con una capacità di 40.000 posti) il Braga, negli anni '50, riesce a salire nella Primeira Divisão Nacional. La retrocessione in Segunda Divisão all'inizio degli anni '60 è un duro colpo per una città, notoriamente, appassionata per il calcio e la squadra del posto. Dopo sole 3 stagioni, ovvero nel 1964, il Braga risale in Primeira Divisão e nella stagione successiva ('65/'66) riesce nell'impresa di mettere in bacheca la Coppa Nazionale.
LA COPPA DELLE COPPE E LA NUOVA RETROCESSIONE – Aver vinto la Taça de Portugal (ovvero la Coppa di Portogallo) ha significato per il Braga una crescita importante e la partecipazione, per la prima volta, ad una competizione internazionale: la Coppa delle Coppe. In questa competizione, dopo aver eliminato i greci dell'AEK Atene, i lusitani si fermano ai quarti di finale battuti dagli ungheresi del Vasas di Gyor. Purtroppo per i sostenitori dell'Arsenal di Minho (chiamata così perché negli anni trenta l'allenatore Jose Szabo, di ritorno da una partita cui aveva assistito ad Highbury, convinse la società a cambiare i colori della maglia dal verde al bianco-rosso, proprio come l'Arsenal) un'altro periodo bui li aspettava. Infatti, la squadra retrocesse alla fine della stagione '69/'70 per poi risalire (senza mai più scendere di categoria) nel 1975.
IL NUOVO STADIO E IL CONSOLIDAMENTO EUROPEO – Nel 2003, con l'arrivo del nuovo presidente, l'imprenditore Antonio Salvador, inizia per il Braga una nuova era. La squadra passa dal suo storico (e ormai vecchio) stadio al nuovissimo Estádio Municipal de Braga, progettato e costruito per Euro 2004. Come capienza risulta più piccolo del vecchio impianto, ma ovviamente la modernità e l'avanguardia ne fanno uno degli stadi più belli del Portogallo. Il Braga, dal 2006, inizia costantemente a partecipare alla Coppa UEFA e poi all'Europa League,vincendo (nel 2008) la Coppa Intertoto.
LA PRIMA VOLTA IN CHAMPIONS LEAGUE – Per la prima volta nella sua storia, il Braga si qualifica alla Champions League 2010/2011, essendosi classificata al secondo posto, alle spalle del Benfica campione. L'esperienza non è delle più esaltanti e così, dopo aver eliminato squadre importanti nei preliminari della più importante competizione europea: come Celtic Glasgow e Siviglia, il Braga approda al primo girone della Champions. Pur non essendo un gruppo di elevata difficoltà (con Arsenal, Shakhtar Donetsk e Partizan Belgrado), i portoghesi pagano una certa inesperienza e finiscono la fase al terzo posto, venendo così "retrocessi" in Europa League.
LA GRANDE CAVALCATA IN FINALE – La prima avversaria in Europa
League è lo Sparta Praga, avversario assolutamente alla portata dei biancorossi di Braga; così, con poche difficoltà, i portoghesi passano al turno successivo dove incontrano i più quotati inglesi del Liverpool. Vincendo 1 a 0 in casa all'andata e dopo un pareggio a reti bianche in Inghilterra, la squadra allenata da Domingos Paciência si qualifica per i quarti di finale della competizione. Qui, con non pochi patemi, riesce ad eliminare la Dinamo Kiev dopo un doppio pareggio (1-1 a Kiev e 0-0 a Braga). La semifinale, tutta portoghese, contro il Benfica è da cardiopalma; infatti, dopo la partita di andata a Lisbona dove i padroni di casa si imposero per 2 a 1, il Braga riesce nell'impresa di ribaltare il risultato nello stadio amico, vincendo per 1 a 0 e guadagnandosi così l'accesso alla finale Europa League 2011, che sarà un derby lusitano: Porto-Braga.