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Bozza – Le televisioni si litigano i diritti

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A cura di Alessio Pediglieri
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Il calcio è da sempre una macchina da soldi e questo è la sua virtù e il suo limite. Capace di esaltare i propri protagonisti e di autoesaltarsi è anche una cassa di risonanza dei più torbidi scandali che da sempre lo costellano. Un mondo sempre più spesso in cortocircuito che rischia di implodere e autoconsumarsi per poi rinascere dalle proprie ceneri e ritornare a riempire stadi e palinsesti televisivi. Proprio le tv nell'ultimo decennio hanno capito e carpito i segreti del calcio facendoli propri e sfruttandoli alle proprie esigenze, tanto da foraggiarne gran parte delle entrate garantendosi platee sempre più innumerevoli. Rai, Sky e Mediaset da anni si danno battagia a colpi di euro per accaparrarsi i diritti dei principali eventi nazionali ed esteri, in un monopolio catodico che ha oramai condizionato calendari, date e orari delle stagioni sportive.

Ma se da un lato la televisione satellitare è riuscita a gestire al meglio le proprie possibilità, con programmazioni a pagamento, la tv di Stato è riuscita a ritagliarsi una fetta comunque importante all'interno del panorama sportivo in tv, in un'asta costante al rialzo che sta ingrassando (ma non abbastanza) le tasche dei presidenti delle società.
La ‘rinascita' della Rai è però interessante anche per un altro aspetto: rappresenta il calcio ‘in chiaro' ovvero lo sport gratuito all'utenza senza necessità di abbonamenti e canoni. Un servizio pubblico alternativo in modo reale all'assistere dal vivo agli eventi, riscontrando ottimi ascolti.
Prima grazie a Euro 2012, poi la conferma con la Coppa Italia che, sino al 2015 andrà sempre in chiaro sulla tv pubblica, insieme alla Supercoppa. L'Europeo appena concluso è stato il più seguito dal 2000 ad oggi con oltre 9 milioni di ascoltatori di media nelle 27 dirette principali Rai, senza includere le dirette "secondarie" e le "differite" dell'ultimo turno dei gironi.
Come share "Euro 2012" si è piazzato solamente al terzo posto con il 42% di media, superato sia da Belgio-Olanda 2000, con il 43,7%, che da Portogallo 2004 con il 42,5%. Questo perché nel 2012 si è avuto il più elevato livello di platea televisiva complessiva: oltre 21,5 milioni contro i 20,6 del 2008, i 19,8 del 2004 e i 19,3 del 2000. E se si guarda alle singole partite degli Azzuri, la semifinale con la Germania è stata seguita da un numero superiore di ascoltatori rispetto alla finale: 23,3 milioni contro i 22,5 della Spagna.

I diritti tv costano sempre più cari, il prodotto deve essere sempre più sofisticato e all'altezza vista una concorrenza ferrea. E' logico dunque che Sky abbia in assoluto maggiori mezzi rispetto alla Rai e a Mediaset, dettando accordi e decisioni attorno al prodotto calcio. Ec'è di più perchè Sky sta sferrando il proprio attacco anche sul digitale terrestre, l'ultima frontiera per ‘boicottare' il potee di Mediaset e della Rai, con il canale  "Cielo", oggi generalista ma che in un prossimo futuro potrebbe prendere la fascia oraria che sinora era dedicata a "Quelli del calcio e…", crerando un palinsesto gratuito ad hoc. Intanto la Rai ha preservato alcune finestre sportive storiche, come "Novantesimo minuto" e la "Domenica Sportiva". Chi non se la passa benissimo è però Mediaset che sta molto più sulla difensiva, in vista dei tagli consistenti annunciati da PierSilvio Berlusconi.
Una crisi deio canali a pagamento del ‘Biscione' che si sono manifestati con l'accordo fatto con Sky e che ha visto Mediaset condividere i diritti televisivi per l'Europa League.

Con l'obiettivo di garantire ai propri abbonati l'offerta sportiva piu' completa sul mercato, Sky ha infatti annunciato a metà luglio di aver siglato un accordo commerciale con RTI, società del Gruppo Mediaset, grazie al quale "saranno disponibili su Sky anche i top match di Uefa Champions League del mercoledi', cosi' come tutte  le partite dell'Europa League. L'accordo riguarda le stagioni 2012-2013 e 2013-2014 e consentirà di seguire in diretta tutte le partite delle squadre italiane impegnate nelle due competizioni  europee".
Una scelta commerciale ben precisa che ingloba il prodotto di Mediaset Premium Calcio, permettendo ai propri abbonati di poter vedere tutti imatch europei delle squadre italiane.
L'Europa League sarà dunque trasmessa per la prima volta su Sky proprio nell'anno in cui tra le protagoniste ci sono ben tre delle squadre piu' seguite dagli  appassionati di calcio: Inter, Napoli e Lazio, venendo offerta sia agli abbonati al pacchetto Sport sia agli abbonati al pacchetto  Calcio.
L'accordo prevede anchela sublicenza da parte di Sky a Mediaset Premium dei diritti di trasmissione detenuti in esclusiva delle 128 partite della Uefa Champions League del martedi' e del mercoledi, ma il gioco ne vale proprio la candela visto che Sky avrà sicuramente maggior ritorno rispetto alla tv della famiglia Berlusconi.

In tutte queste lotte televisivi, accordi trasversali e sfide all'ultimo dato auditel, a godere è proprio il mondo calcistico che incassa diritti sempre più alti di anno in anno. La Lega di A dunque gongola: quest'anno i diritti tv complessivi arriveranno a quota 1 miliardo di euro a stagione, solo la Premier inglese ci batte. Una dimostrazione di quanto il nostro calcio malgrado tutto cresca ancora e abbia appeal fra le polemiche, gli scandali, i rossi in bilancio, gli stadi mezzi vuoti e le pessime figure. il problema reale è che cresce soprattutto in tv, mentre gli stadi restano pian piano sempre più vuoti e isolati, in attesa che vi siano progetti non solo sulla carta che riguardino lo sviluppo di nuovi impianti di proprietà sulla scia del successo ottenuto sin da subito dello Juventus Stadium.

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