Borussia: Klopp e Reus, addio a fine stagione. Marco azzoppato dal Paderborn
Una rivoluzione: l'addio di Jurgen Klopp e poi la cessione di Marco Reus. Le parole del tecnico tedesco fanno scattare l'allarme in casa Borussia, come se non bastassero le preoccupazioni legate al difficile avvio di stagione: Dortmund quartultimo in classifica, ai margini della zona retrocessione e, cosa ancora più grave, lontano dalla zona Champions League. La prima frase che fa tremare i tifosi è relativa ai movimenti di mercato che, a fine stagione, faranno registrare movimenti anzitutto in uscita. I riflettori sono tutti puntati sull'ala (infortunatasi di recente) che piace al Bayern Monaco, al Real Madrid e alle inglesi (Arsenal, Liverpool, Manchester City e Manchester United). "Negli ultimi anni abbiamo riscosso consensi e successi – ha ammesso l'allenatore au microfoni di ‘BT Sport' – ma tutto può finire… e non è pensabile che si possano trattenere tutti i giocatori… magari hanno obiettivi e aspirazioni differenti".
Marco Reus azzoppato. E' successo durante la partita di campionato con il Paderborn: un brutto intervento di Bakalorz sulla caviglia destra ha letteralmente messo ko il calciatore. anzi, a giudicare dalla dinamica del fallo, le immagini quasi fanno spavento considerata la torsione impropria dell'articolazione. Dopo Mario Goetze e Robert Lewandowski, è Reus l'indiziato numero uno a lasciare i gialloneri. E Klopp fornisce un ulteriore dettaglio al riguardo, quasi a preparare il terreno al suo addio: "La cosa più importante è che la storia del club continui e soprattutto che si possa continuare a vincere anche con altri calciatori… Sappiamo che la squadra non potrà restare così per sempre, quando ci saranno giocatori che avranno 34 anni".
L'addio (possibile) alla panchina. Un pezzo di Borussia, un pezzo di storia che si chiuderà a fine stagione. Non sarà solo la cessione di Reus a chiudere un'epoca ma anche il paventato addio di Klopp, il cui futuro sembra lontano dalla Bundesliga. "Oltre alla Germania – ha poi aggiunto il tecnico tedesco – credo che l'Inghilterra sia l'unico Paese, l'unico campionato in cui potrei lavorare. Vediamo a fine stagione cosa succede". Sulle sue tracce c'è da tempo l'Arsenal.