Borussia, Immobile felice: “Grazie Juve ma è stata la scelta giusta” (foto)
Per Ciro Immobile il sogno tedesco continua ad essere tale, perfetto e bellissimo. Nessun rimpianto, nessun rimorso guardandosi indietro. Nessuna nostalgia dell'Italia e del nostro calcio anche se avrebbe potuto viverlo da assoluto protagonista con la maglia della Juventus che aveva fatto di tutto per convincerlo a non trasferirsi a Dortmund dove però oggi l'attaccante sta vivendo una favola ad occhi aperti. In quattro mesi è riuscito a diventare uno dei beniamini della curva e in campo un punto di riferimento del gioco offensivo degli uomini di Klopp. Senza dimenticare che Immobile è anche il ‘bomber di Champions' dei gialloneri tedeschi avendo firmato nelle prime due uscite internazionali altrettanti gol. Anche molto belli.
Bomber da Champions League. In nove presenze e 550 minuti giocati, per l'attaccante di Torre Annunziata sono già 3 i gol all'attivo, uno ogni due gare. Uno score che sale tantissimo in Champions League dove è andato a segno sia al debutto contro l'Arsenal che nella seconda gara contro l'Anderlecht entrambe stravinte dai tedeschi, perché la media è di una rete ogni 78 minuti giocati. Avanti di questo passo, insomma, l'ex capocannoniere della serie A, dirà la sua anche in Bundesliga dove il digiuno è stato interrotto col gol allo Stoccarda nel pareggio per 2-2 alla 5a giornata di campionato. E la prima rete ai Gunners in Europa è già un pietra miliare indimenticabile: "E' stato bellissimo. Correvo, correvo e ogni metro pensavo “adesso arrivo fino in porta”, ma i metri da fare erano 50… . Il mio obiettivo è fare esperienza in campo internazionale e vincere qualche titolo con la squadra. Differenze tra la Bundesliga e la Serie A? In teoria in Germania ci sono più spazi perché c’è meno tattica, ma per noi finora non è stato così".
Da Prandelli a Conte, sempre in Azzurro. Grazie alle sue prestazioni e al rendimento col Borussia, Immobile non ha perso il treno della Nazionale, anzi. Dopo la parentesi di Prandelli anche con Antonio Conte l'ex granata è saldamente al volano dell'attacco azzurro, attorno al quale si alternano i vari Zaza, Osvaldo, Destro – forse – Balotelli, alla ricerca del partner perfetto. L'emozione più grande l’ho provata con l’esordio da titolare: prima l’amichevole con la Fluminense, poi l’Uruguay in quella maledetta partita in Brasile. Sentire l’inno dal campo è il sogno di ogni bambino che comincia a giocare a calcio. Prandelli è una persona seria e competente, che raramente alza la voce ma in Brasile dopo la prima vittoria ci siamo un po’ persi. E' un martello, un perfezionista che non lascia nulla al caso. Ho avuto la fortuna di lavorare con lui a Siena e vi assicuro che pretende il massimo da tutti, dalla stella della squadra al magazziniere. Per il mister parlano i risultati. Magari con l’Europeo allargato qualificarci sarà più semplice rispetto al passato, ma l’Italia dopo l’ultimo Mondiale deve dimostrare di avere fame di vittorie sempre"
Grazie Juve, Klopp come Zeman. Un passato italiano da ricordare, ma senza rimpianti. A Dortmund Immobile è oramai di casa e con Klopp e i compagni l'intesa migliora di partita in partita: "Klopp fa lavorare tantissimo in allenamento, un po' come Zeman in Italia. Alla Juventus sarò sempre grato per avermi cresciuto e per avermi lasciato andare quando abbiamo avuto esigenze diverse. Ma ora sono felice. Sul piano personale sono abbastanza soddisfatto di questo inizio anche se so di poter dare di più"